Un coro contro l’eco beffa: «Noi abbiamo le ciclabili ma siamo tagliati fuori dal bonus veicoli elettrici». L'ira di Senigallia, Jesi e Falconara

Un coro contro l’eco beffa: «Noi abbiamo le ciclabili ma siamo tagliati fuori dal bonus veicoli elettrici». L'ira di Senigallia, Jesi e Falconara
Un coro contro l’eco beffa: «Noi abbiamo le ciclabili ma siamo tagliati fuori dal bonus veicoli elettrici». L'ira di Senigallia, Jesi e Falconara
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Lunedì 8 Giugno 2020, 06:15

JESI  - La beffa corre su biciclette e monopattini. Il Governo spinge a viaggiare ecologico, ma taglia fuori una folta platea di cittadini. E così finisce nel mirino il criterio per l’assegnazione del buono mobilità, che offre la possibilità di acquistare bici, monopattini, overboard e altri veicoli elettrici usufruendo di un rimborso del 60% fino a 500 euro di spesa ma solo a chi risiede nei capoluoghi di provincia, nei Comuni delle città metropolitane e in quelli con oltre 50mila abitanti. L’Anci ha presentato un emendamento al Governo per chiedere di rivalutare le modalità. 

«Perché la soglia è di 50mila abitanti e non allora di 40mila? – interviene Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, presidente Anci Marche e coordinatore nazionale Anci – perché non è stato scelto di assegnarlo alle città che hanno 50 chilometri di piste ciclabili? Il criterio è da rivedere, è insensato». Mangialardi fa anche un esempio. «Senigallia è piena di piste ciclabili e non può accedere per poco più di 5mila abitanti, che mancano ad arrivare alla soglia, – aggiunge – Ancona capoluogo sì, ma non ha le piste ciclabili di Senigallia». Senigallia (44.560 abitanti) s’indigna, pure Falconara storce il naso. Anche qui: molti percorsi ciclabili ma niente bonus. 


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Il sindaco Stefania Signorini: «Una discriminazione incomprensibile. Indirettamente il Governo sembra sostenere che i Comuni con meno di 50mila abitanti abbiano meno criticità legate all’inquinamento, un assunto infondato, come dimostra la nostra realtà». Falconara ha mostrato di credere molto nella mobilità sostenibile: è capofila del progetto della Ciclovia Adriatica, che collega la costa marchigiana a quella delle altre cinque regioni affacciate sull’Adriatico. «Siamo anche inseriti nel progetto del Distretto cicloturistico della Vallesina, che dalla costa raggiunge l’area del Fabrianese. Falconara ha un ruolo chiave per entrambi i progetti, è punto di intersezione tra la Ciclovia Adriatica e l’asse del Distretto Cicloturistico della Vallesina, e nodo intermodale per la presenza di diverse infrastrutture della mobilità». Il Comune ha già realizzato alcuni tratti della Ciclovia Adriatica, in attesa del bypass ferroviario, che consentirà di completare i percorsi. «Nel settembre del 2018 la nostra amministrazione ha organizzato in città la settimana della mobilità sostenibile per presentare i due progetti. A fronte del ruolo chiave che ci ha assegnato la Regione, anche con l’assegnazione di fondi europei, riscontriamo la mancata considerazione del Governo, che nega il bonus a chi abita a Falconara». 

«Sicuramente ingiusto, una misura di questo tipo non va pensata sulla base del numero di abitanti di una città ma va modellata su di un territorio. Vogliamo sollecitare il Governo ad ampliarne l’applicazione». Così Cinzia Napolitano, assessora all’ambiente del Comune di Jesi, escluso dal bonus bici. Una beffa. «Jesi- dice l’assessora- non arriva a 50 mila residenti ma sono ben più di questi le persone che, quotidianamente, fruiscono della sua viabilità e costituiscono la sua mobilità. Spiega Napolitano: «Stiamo lavorando ad una commissione alla quale saranno invitati parlamentari e Regione. Chiederemo loro di intervenire e spingere perché l’applicazione del bonus non escluda le nostre realtà, tagliate fuori sulla base dei numeri ma del tutto comparabili per traffico con città e capoluoghi che ne sono ricompresi».

Su mobilità a pedali e ciclabili ha provato a investire in questi anni l’amministrazione jesina. «Abbiamo varato a livello comunale un bonus per l’acquisto di bici andato rapidamente esaurito- ricorda Napolitano-.

Con la redazione del Biciplan per la rete ciclabile in città, abbiamo avviato interventi che stanno dando frutti. Sono in partenza i lavori per un nuovo ampio percorso nell’area di via King, pensato per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro». Operazione finanziata da fondi ministeriali ottenuti in sinergia con una rete di Comuni tale da raggiungere i 100 mila abitanti». Prosegue l’assessora: «Siamo in fase di progettazione per raggiungere e collegare con le ciclabili la zona industriale. Dal progetto di cui siamo al centro della Ciclovia dell’Esino prenderà le mosse il collegamento regionale dell’entroterra all’Adriatico». 

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