Ancona, lancia una sigaretta sui capelli dell’ex e le rompe pure gli occhiali: condannato

Ancona, lancia una sigaretta sui capelli dell’ex. Le rompe pure gli occhiali: condannato
Ancona, lancia una sigaretta sui capelli dell’ex. Le rompe pure gli occhiali: condannato
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11:23

ANCONA Due anni e un mese di reclusione, senza la sospensione condizionale della pena. È la condanna che ieri mattina il giudice Pietro Merletti ha rifilato a un siciliano di 35 anni, residente a Jesi ma attualmente recluso in carcere per altra causa. L’uomo, difeso dall’avvocato Giacomo Curzi, era a processo con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. In ambedue i casi, la persona offesa era l’ex compagna, una jesina di 28 anni che non si è costituita parte civile. Nella sentenza, il giudice ha derubricato il reato di maltrattamenti in due soli episodi di lesioni, uno avvenuto nel gennaio del 2016 e l’altro nel febbraio del 2017.

I fatti

Il primo era avvenuto nella casa che la coppia condivideva.

Stando a quanto emerso nel corso del dibattimento, all’apice di una litigata, l’uomo aveva lanciato contro la compagna il telecomando. Il dispositivo le aveva colpito gli occhiali e una lente si era rotta. Alcuni frammenti di vetro avevano raggiunto l’occhio destro, per cui c’era stato il trasporto d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale. La donna ne era uscita con dieci giorni di prognosi. La lesione aveva provocato un trauma cranico facciale con trauma oculare e la sospetta abrasione della cornea.

L’altro episodio

È del febbraio del 2017 l’altro episodio per cui è arrivata la sentenza e che il giudice ha qualificato in tentata lesione aggravata dall’utilizzo di una sostanza corrosiva. In questo caso si sarebbe trattato di una sigaretta. O meglio, secondo la procura, il siciliano aveva aggredito la donna - in quel momento già ex - fuori da una discoteca di Monsano. Dopo averla accusata di essere uscita per trovare un nuovo fidanzato, lui - questa l’accusa - le aveva lanciato sui capelli una sigaretta accesa. La chioma non si era bruciata e per la donna non c’erano state ripercussioni, se non una comprensibile paura. Da parte della difesa, è quasi scontato il ricorso all’appello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA