Santiago a Torrette prova a recuperare. L’impegno di Bacci: «Aiutiamo la famiglia»

Santiago a Torrette prova a recuperare. L’impegno di Bacci: «Aiutiamo la famiglia»
di Talita Frezzi
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Mercoledì 30 Settembre 2020, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 08:06

JESI  - Fine dell’odissea per Santiago Loccioni, il 29enne jesino rimasto paralizzato in un incidente durante un’escursione in Thailandia, dove si trovava per il suo lavoro di animatore turistico.

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Dal 20 giugno è rimasto ricoverato in una clinica a Chang Mai e poi Bangkok, per oltre tre mesi da solo, poiché la burocrazia anti-Covid ha impedito ai genitori e al fratello Diego di raggiungerlo. E oltre al dolore, la solitudine e la paura, Santiago ha anche dovuto fare i conti con i costi di un luogo dove non esiste sanità pubblica. 


Tanti ostacoli fino all’intervento risolutivo dell’avvocato Corrado Canafoglia. Oggi si trova ricoverato all’ospedale di Torrette al Reparto di Malattie Infettive. Ha già effettuato dei tamponi, risultati negativi. Si sta sottoponendo agli esami per un quadro clinico completo, poi dovrebbe essere trasferito al reparto di Neurochirurgia dove inizierà la riabilitazione. «L’umore è alto - rassicura il padre Marcello Loccioni - Santiago è allegro, appena arrivato a Torrette ha fatto una Tac che è andata bene, ha evidenziato come l’intervento chirurgico cui si è sottoposto in Thailandia sia stato eccellente. Gli hanno messo un busto d’acciaio, ora sostituito con un collarino rigido. Dovrà fare una risonanza magnetica, è immobile a letto ha la sensibilità ma non riesce a muovere braccia e mani, ha spasmi improvvisi alle gambe ma non le muove. I medici non si sono pronunciati, la strada è lunga, ma speriamo in un pieno recupero».

Marcello con commozione dispensa i grazie all’avvocato Canafoglia, all’assessore alla sanità del Comune Maria Luisa Quaglieri, al sindaco Massimo Bacci e al direttore della Caritas Diocesana Marco D’Aurizio per l’accoglienza dell’assistente che ha accompagnato Santiago. «Fondamentale è stata la risonanza mediatica - spiega Canafoglia - nonostante Santiago sia residente a Lugano, gli svizzeri si sono comportati male. La compagnia aerea Swiss Air, cui sono stati pagati trasporto e biglietti per i tre voli fissati e poi annullati all’ultimo minuto, ci ha fatto perdere un sacco di tempo. I costi dei voli, sostenuti con grande difficoltà dal padre, devono essere rimborsati. Le autorità thailandesi non hanno mostrato elasticità. L’unico politico che ci ha ascoltato e aiutato è stato il sindaco Massimo Bacci», sottolinea Canafoglia. 

C’è stata grande collaborazione con il capo della Cancelleria consolare dell’ambasciata italiana a Bangkok Giovanni Poggiani, con il corpo diplomatico italiano in Olanda. Ringraziamenti anche al dottor Roberto Triggiani primario del reparto di Neurochirurgia di Torrette e al medico Mario Giusti che ha accompagnato Santiago nel trasferimento da Roma. «Il nostro ruolo ci obbliga a dare supporto ai concittadini - dice il sindaco Bacci - non è trascurabile l’aspetto economico di questa vicenda (la famiglia ha già speso 45.000 euro), valuteremo una soluzione per aiutare Marcello che ha anche perso il lavoro». «Prima le persone, sempre», spiega l’assessore Marialuisa Quaglieri». 

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