JESI - In 1605 al PalaTriccoli per otto posti di lavoro a tempo pieno e indeterminato fra il Comune di Jesi e quello di Maiolati Spontini. Ma il rispetto delle prescrizioni di sicurezza anti-contagio “spezzerà” lo svolgimento della prova preselettiva del maxi concorso fra tre differenti sessioni, che si svolgeranno nelle giornate del 22 (alle ore 9 e alle 15) e del 23 ottobre prossimi (ore 9) nell’impianto di via Tabano.
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Non soltanto: l’imponenza della partecipazione prevista costringerà questa volta il Comune a fare ricorso ad un soggetto esterno per supportare lo svolgimento della prova. Ci si è rivolti ad un’azienda specializzata milanese, per un costo di 7.300 euro. In ballo sette assunzioni a Jesi e un’ottava a Maiolati Spontini. Posti di categoria C, per la quale è sufficiente il diploma, da istruttore amministrativo contabile. Erano state 1.656 le domande pervenute. Fra esclusioni e soggetti – quattro - esonerati dalla preselettiva e ammessi direttamente alla prima prova scritta, ridotta a 1.605 destinatari la convocazione al palas fra due settimane.
Quanto basta in ogni caso per rendere necessaria, alla luce dell’emergenza Covid, la suddivisione in tre spezzoni, sulla base dell’ordine alfabetico dei cognomi, dello svolgimento della sessione che scremerà ad una cinquantina di persone il numero di ammessi e ammesse al proseguimento del concorso.
Per i 7 posti previsti a Jesi le principali attività richieste sono quelle di supportare il responsabile dell’Ufficio nell’attuazione degli obiettivi e delle attività rispetto alla pianificazione prevista; di istruire, predisporre provvedimenti e redigere atti e documenti e svolgere qualsiasi altra attività richiesta dal responsabile dell’Ufficio in relazione al profilo posseduto. Sono sedici, di qui alla primavera del prossimo anno, le assunzioni alle quali ha in animo di procedere il Comune di Jesi - in aggiunta alle quattordici già in via di maturazione sulla base dei concorsi in svolgimento – dopo l’ultimo aggiornamento da parte della Giunta della programmazione del fabbisogno di personale.
Dal 2016 ad oggi, nel saldo fra pensionamenti da un lato e nuovi ingressi al lavoro dall’altro, piazza Indipendenza ha perduto ventisei unità di personale: erano 250 gli addetti a tempo indeterminato quattro anni e mezzo fa, sono rimasti 224 quelli attuali. Dei sedici posti in più programmati, due quelli di categoria D per i quali sarà richiesta la laurea. Per gli altri tredici di categoria C e il restante di categoria B saranno sufficienti rispettivamente il diploma e la scuola dell’obbligo. Da compiti di front office presso l’ufficio anagrafe all’area servizi tecnici, i nuovi assunti andranno a ricoprire incarichi un po’ in tutti i settori dell’attività comunale.