Gommista derubato
"Costretto a chiudere"

Il gommista Assenzio Grassi
Il gommista Assenzio Grassi
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Martedì 4 Novembre 2014, 21:54 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 11:43
JESI - Gommista subisce un furto da 35mila euro e decide di chiudere il suo punto vendita. Un furto nottetempo di 180 pneumatici, messo in atto nei giorni scorsi senza scasso e senza far scattare l'allarme, mette in ginocchio la "Gomme Industriali srl" di via Cannuccia. Tanto che il titolare, Assenzio Grassi, sta pensando di chiudere i battenti. La ditta, che da vent'anni vendeva solo gomme piene industriali per carrelli elevatori, con la crisi ha dovuto cambiare pelle e adeguarsi, tanto che con sacrifici e investimenti, da maggio ha avviato la vendita parallela di pneumatici per autocarri. E le cose stavano ingranando, tanto che a gennaio 2015 sarebbe stato assunto un secondo dipendente. Poi quel furto ingente (coperto solo per il 10% da assicurazione), che rimette in discussione tutto.

"Sono venuti con rimorchio e una ruspa rubata qui vicino - spiega Grassi - forse volevano buttare giù un muro. Sono passati dal retro, dai campi per eludere i sensori di passaggio. Ma non è servito perché pare che avessero le chiavi. Saranno stati in 5-6. Hanno aperto il capannone e portato via 180 gomme tutte accoppiate e delle misure di più larga distribuzione".

Il titolare ipotizza che si sia trattato di un furto su commissione, tanto era ben studiato e pianificato. Non è scattato l'allarme, nessun segno di effrazione. Strano, come hanno evidenziato anche i carabinieri intervenuti per i rilievi del caso.

"Sapevano pure che il magazzino era pieno, che erano stati appena consegnati i nuovi pneumatici e che, con un danno del genere, difficilmente ci saremmo rialzati. Sono amareggiato - dice ancora Grassi - ho fatto degli investimenti strutturali per riconvertire e riavviare la ditta che con la crisi si era fermata; a gennaio dovevo assumere un altro dipendente. Invece questo è stato il colpo di grazia e anziché guardare al futuro mi tocca ragionare se chiudere l'attività. Già noi piccoli imprenditori siamo soffocati dalle tasse e messi in ginocchio dalla crisi, già c'è difficoltà di accesso al credito con le banche, se poi dobbiamo essere anche in balìa dei ladri, come facciamo a sopravvivere?".



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