La città in lacrime per Lombardi, era l’imprenditore con il sorriso

La città in lacrime per Lombardi, era l’imprenditore con il sorriso
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Venerdì 27 Dicembre 2019, 05:45
JESI - Una vigilia di Natale molto triste a Jesi. La città e il consiglio comunale si sono stretti in un commosso abbraccio di dolore per la morte di Martino Lombardi, consigliere nella lista civica Jesiamo e imprenditore illuminato, titolare della “Digitall” di Monsano insieme al fratello Luca. Martino aveva 54 anni e combatteva da mesi una battaglia contro una terribile malattia oncologica. Stretto nel conforto della sua mamma Pierina, dei figli Riccardo e Benedetta, dei fratelli Paola e Luca, dei suoi cari, ha affrontato il calvario del male con grande dignità e coraggio, mantenendo il suo sorriso aperto e solare, fino alla mattina del 24, quando il suo grande cuore generoso ha smesso di lottare per sempre. 

La drammatica notizia, condivisa dal sindaco Massimo Bacci, è rimbalzata con parole di commozione un po’ ovunque perché Martino aveva tantissimi amici ed era circondato di gente che lo stimava e gli voleva bene. «Avrei voluto approfittare del giorno della vigilia per fare gli auguri alla città tutta - scriveva il sindaco la mattina del 24 dicembre sulla sua pagina Facebook postando la foto di Martino -, è piombata invece come un macigno la notizia della prematura scomparsa di Martino Lombardi, un caro amico prima ancora che un consigliere comunale e un imprenditore illuminato. Una persona solare, brillante, piena di vitalità e di vita. Una persona che mancherà tantissimo ai molti che lo hanno conosciuto e che gli hanno voluto bene. Ciao Martino!». Un fiume di gente ha preso parte alla camera ardente allestita alla sala del Commiato di Ciccoli e Brunori, lasciando una preghiera, un fiore, una carezza a Martino. Ieri mattina la grande chiesa di San Giuseppe non è bastata a contenere la moltitudine di persone che non è voluta mancare all’ultimo saluto. Durante il rito funebre, celebrato da don Giuliano Fiorentini con i diaconi Marco D’Aurizio e Luigi Reccia, si è parlato «della morte come di un passaggio, doloroso e insopportabile» e del conforto alla famiglia dato da una presenza così massiccia di persone. 

Gli amici fraterni hanno ricordato il suo sorriso, l’umiltà e la sua capacità di farsi apprezzare da tutti. All’estremo saluto non è voluto mancare il sindaco Massimo Bacci insieme alla giunta e al consiglio comunale. Accanto al feretro coperto di fiori, il gonfalone del Comune portato da due agenti della Polizia locale. La famiglia ha promosso una raccolta fondi in favore dell’Istituto oncologico marchigiano Iom di Jesi che ha seguito con umanità e calore Martino durante le difficili fasi della malattia. 
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