Il sogno di un posto fisso
inizia con i quiz nel palas

Il sogno di un posto fisso inizia con i quiz nel palas
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Venerdì 19 Luglio 2019, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 12:58
ANCONA - Decisi a conquistarsi il posto fisso. Dopo i contratti stagionali oppure semplicemente per cambiare vita e non dover più fare i conti con i clienti che non pagano. Il primo passo verso la divisa da vigile urbano è stato compiuto ieri al PalaPrometeo dai circa 500 candidati (663 le domande presentate) per i 27 agenti da inserire nell’organico della Polizia locale del Comune di Ancona. Uomo, tra i 25 e i 40 anni, residente in provincia di Ancona, e con già diversa esperienza nel settore. È l’identikit del candidato tipo del concorso.

 

Parecchie anche le donne, mentre diversi concorrenti erano poco più che ventenni, altri over50. Diversi provenivano da altre regioni, soprattutto del sud Italia, qualcuno all’esordio nei concorsi pubblici dopo aver fatto fino a questo momento tutt’altro. Però per la gran parte si trattava di giovani uomini di Ancona e zone limitrofe decisi a conquistarsi un posto a tempo indeterminato facendo il lavoro che avevano sempre sognato. Come Giuseppe Nesci, 34enne nato a Catania, ma residente a Porto Recanati, dove lavora a tempo determinato come agente di polizia locale. Sono dieci anni che gira per i Comuni limitrofi lavorando come vigile urbano, soprattutto durante le stagioni estive, quando gli organici hanno bisogno di essere potenziati. «Di concorsi ne ho fatti tanti, ma erano quasi tutti per assunzioni a tempo determinato – fa sapere -. Questa volta, invece, si tratta di un posto a tempo indeterminato e spero proprio di riuscire ad entrare. Sono stato impiegato alle poste, ho fatto il bagnino, ma è questo il lavoro che voglio fare».
Una vocazione
Quasi una vocazione, come pure per Mirco Marabini, venticinquenne di Osimo: «Al momento lavoro per Conerobus e il posto è anche buono, però fare l’agente di polizia municipale mi piace di più. L’ho già fatto per quattro estati con contratti stagionali. La prima volta è stato quasi per caso. Poi l’esperienza mi è piaciuta e ho deciso di continuare». Anche Simona Foscari, 32enne di Cava dei Tirreni, dopo aver cambiato vari lavori non ha resistito al fascino della divisa: «Mi piace il corpo. Mi piace far rispettare le regole. Ho già avuto esperienze stagionali, ma spero in un posto a tempo indeterminato. Magari dove ci sono anche le unità cinofile. Ho affrontato concorsi in tutta Italia. Però non sarebbe male venire ad Ancona. Il fatto che stia sul mare mi ricorda la mia terra». 

Un pensiero che la accomuna a Ciro Scala, 29 anni, di Salerno: «Ho fatto prima un giro in centro. Venire qui mi farebbe sentire a casa». Lui, però, a differenza degli altri, non ha mai lavorato come vigile urbano. «Ma è sempre stato il mio sogno fin da bambino – rivela - Mia madre mi aveva inculcato l’idea che dovevo studiare. Perciò mi sono laureato in Scienze Motorie e per due anni ho insegnato educazione fisica. Ora spero di poter sfruttare questa possibilità». Come pure Luca Bugari, 36 anni, di Chiaravalle: «Io il posto fisso ce l’ho. Lavoro come allestitore in un’autocarrozzeria. Però mi è sempre piaciuta l’idea di poter aiutare gli altri. Ho fatto il volontario dei Vigili del fuoco, il concorso per il Corpo Forestale e questa è un’altra occasione importante». Chi invece fino adesso a fare l’agente della polizia municipale non ci aveva mai pensato è Marco Latini, 33 anni, di Serra San Quirico: «Questo è il primo concorso del genere che faccio. Non è che abbia una passione specifica. Finora ho sempre fatto il geometra. Però tra le tasse, la burocrazia e la gente che non paga andare avanti è dura. Così, invece, avrei uno stipendio sicuro».

Dopo il quiz di ieri, i primi 150 della graduatoria dovranno infatti dimostrare di essere in buona forma fisica correndo entro dei tempi limite (4 minuti e 40” gli uomini e 5 e 30” le donne) i mille metri. Dopodiché saranno sottoposti a una prova di abilità di guida sulla moto. Chi supererà entrambi i test sarà ammesso allo scritto, ma soltanto chi otterrà un punteggio minimo di 21 su 30 potrà affrontare la prova orale in programma per il 26 agosto. Tutto questo non spaventa però i candidati, che giudicano unanimemente le prove adeguate alla tipologia di impiego, anche quelle fisiche e di guida della moto che qualcuno aveva criticato. «Per me è giusto che si effettuino dei test fisici – sostiene Mirco Marabini – perché è un lavoro che ti impone di stare molte ore per strada. E se devi girare su una moto devi dimostrare di saperla guidare». «Io alle prove fisiche darei anche più rilevanza – afferma Ciro Scala -. Un agente di polizia deve essere efficiente. Invece ce ne sono tanti, troppi fuori forma».
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