Il Museo Federico II passa al Comune
«Ritorno d’immagine per il territorio»

Il Museo Federico II passa al Comune «Ritorno d’immagine per il territorio»
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Sabato 7 Settembre 2019, 07:15
JESI - Era stato inaugurato il 1 luglio 2017, fortemente voluto dall’imprenditore Gennaro Pieralisi che l’aveva finanziato con 1 milione di euro e aveva ottenuto che Fondazione Marche partecipasse con un altro milione e mezzo. Dal prossimo 1 ottobre, dopo avere ridotto gli orari di apertura e affrontato brevi periodi di chiusura, il museo multimediale Federico II Stupor Mundi sarà preso in carico dal Comune di Jesi.

 

Questi ne diverrà proprietario: la società GSCS Gestione Servizi Cultura Spettacoli s.r.l, cui era stato affidato il museo - socio unico ne è la Fondazione Federico II Stupor Mundi costituita dall’ingegner Pieralisi e della quale il Comune fa parte dal 2012- ha proposto la donazione della struttura, libera da qualsiasi impegno debitorio, a Piazza Indipendenza. Un dono che la GSCS stima, per quanto riguarda le infrastrutture del Museo, del valore di 2,2 milioni di euro. Prima servirà, nella seduta del prossimo 12 settembre, che il consiglio comunale approvi l’atto di indirizzo con il quale la giunta propone l’accettazione della donazione. «L’interesse e la curiosità da subito suscitati dall’originalità e dall’innovatività del museo multimediale - si legge nell’atto della giunta -, hanno accresciuto la capacità attrattiva di Jesi nel panorama turistico e culturale, con un buon ritorno di immagine e di opportunità per il territorio». 
Un nodo che in Consiglio farà discutere, alla luce delle critiche che da una parte dell’opposizione non erano mancate all’epoca dell’apertura del Museo. Il Comune uscirà definitivamente dalla Fondazione Federico II Stupor Mundi e subentrerà nel contratto d’affitto dell’immobile che ospita il Museo, che è di proprietà della Fondazione Carisj. Un affitto che peraltro, in base agli impegni presi con la Stupor Mundi, era già il Comune stesso a pagare: 36 mila euro l’anno per dodici anni. A quel punto la giunta ha stabilito di spendere non più di 18 mila euro per continuare a tenere aperto il Museo fino a fine anno, appaltandone il compito. Lavorando poi per cercare di trovare una soluzione dal nuovo anno. «Sarà la stessa giunta - fa sapere l’amministrazione comunale - a definire le migliori modalità organizzative per un’apertura definitiva e stabile a partire dal 1° gennaio 2020». 
La figura 
Secondo l’amministrazione stessa: «La presa in carico del museo giunge in un momento in cui la figura di Federico II diventa sempre più centrale nella politica di incoming della Regione. In tale ottica è stato assegnato un contributo di 130 mila euro a Jesi per un progetto dedicato a “Le Marche del Medio Evo e dei borghi nel segno di Federico II” che coinvolgerà altri Comuni, compresi quelli del cratere del sisma, per programmi culturali e turistici di qualità. Progetto predisposto grazie alla fondamentale collaborazione della Fondazione Federico II Hohenstaufen (che da decenni studia la figura dello Svevo, nda) e della direttrice Franca Tacconi». 
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