Mura pericolante del cimitero di Falconara: è scontro. «Sette anni di nulla». «Zona accessibile»

Mura pericolante del cimitero: scontro.ò «Sette anni di nulla». «Zona accessibile»
Mura pericolante del cimitero: scontro.ò «Sette anni di nulla». «Zona accessibile»
di Gianluca Fenucci
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Mercoledì 1 Novembre 2023, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 12:55

FALCONARA «Dopo sette anni, ancora nessun intervento sulla mura pericolante del cimitero». La denuncia di Italia Viva – Riformisti per Falconara chiede conto all’amministrazione, che replica prontamente, delle condizioni di agibilità e di sicurezza per i cittadini della zona alta del cimitero comunale nella settimana della visita ai defunti.

 
La vicenda 


«Dopo sette anni dalla presentazione di una petizione dei cittadini proprietari delle edicole funerarie interessate e la presentazione di ben tre interrogazioni comunali al sindaco – dicono i consiglieri comunali di opposizione - nulla è stato fatto per rimuovere le condizioni di pericolo della mura perimetrale pericolante, con crepe vistose dovute alla spinta di un movimento franoso retrostante, situata sul lato monte del cimitero».

Poi le critiche mosse all’assessora ai Lavori pubblici Valentina Barchiesi.

«Dopo tante promesse, con impegni assunti in consiglio comunale di studi geologici dell’area interessata e di interventi di bonifica e risanamento della zona, tutta la vicenda è stata completamente dimenticata. Permangono ancora le transenne provvisorie, apposte dal comune – continuano i consiglieri comunali di Italia Viva – Riformisti per Falconara - con cartelli di indicazione del pericolo per delimitare la zona interdetta, che da anni limitano e rendono precario il libero accesso ad alcune edicole funerarie private. E’ una situazione insostenibile che non può essere ulteriormente procrastinata. Dopo tanto tempo trascorso ed i disagi causati, diventa prioritario e urgente un intervento che non prevede costi eccessivi e particolari difficoltà tecniche».

La replica

Pronta la replica dell’assessora ai lavori pubblici Valentina Barchiesi. «Sono tutte accessibili le edicole funerarie che si trovano nel cimitero di via Castellaraccia, comprese quelle realizzate nella parte alta del camposanto. Il ripristino dell’accessibilità – sostiene l’assessora comunale - anche a ridosso del muro perimetrale, dopo un breve periodo di interdizione provvisoria, è garantito almeno da febbraio 2021, quando è stato eseguito un intervento di asportazione del terreno nella parte sovrastante, in modo da non sottoporre più a sollecitazione il muro in questione. Dopo l’intervento sono proseguiti i monitoraggi del geologo incaricato, il quale ha constatato che i lavori eseguiti ad oggi hanno mantenuto le condizioni di sicurezza».

L’amministrazione comunale, intanto, informa i cittadini che il cimitero è gestito da Marche Multiservizi e per le celebrazioni del 4 novembre sono state ripulite le lapidi di Goffredo Baldelli e Aldo Cameranesi, partigiani falconaresi. Entrambi i partigiani erano stati sepolti a Falconara nel giugno del 1945, in due tombe separate. Alla fine degli anni Cinquanta vennero realizzati i sepolcri, dove le salme furono traslate. 


L’amministrazione comunale ha provveduto a ripristinare le targhe sotto i sarcofagi dei due partigiani, ripulendole dalla vegetazione e rifacendo le scritte. Negli scorsi anni erano state rifatte quelle per i caduti della Prima Guerra Mondiale. L’omicidio di Baldelli avvenne a Poggio San Vicino, negli appennini maceratesi, per mano di un partigiano di origine montenegrina mentre Aldo Cameranesi fu ucciso il 23 giugno 1944 durante un’operazione di rastrellamento che le forze tedesche organizzarono nella zona di San Silvestro di Senigallia.

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