Cimitero di Pietralacroce senza pace: lapidi distrutte dai vandali sacrileghi

Cimitero di Pietralacroce senza pace: lapidi distrutte dai vandali sacrileghi
Cimitero di Pietralacroce senza pace: lapidi distrutte dai vandali sacrileghi
di Antonio Pio Guerra
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Domenica 26 Novembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 12:07

ANCONA L’ombra dei vandali spaventa il cimitero di Pietralacroce. Segnalati almeno due presunti atti vandalici compiuti nei giorni scorsi contro alcune lapidi poste vicino ad uno degli ingressi. A darne conto è Laura Lobascio, che si è vista ridotta in frantumi la lapide dei suoi genitori. «Sono stata inizialmente contattata dalla polizia locale che aveva ricevuto una segnalazione da parte di qualche visitatore che aveva trovato la mia lapide e quella vicina in terra, praticamente distrutte» racconta. 

 
Il sopralluogo


La dinamica dei fatti lascia poco spazio ad altre ipotesi che non siano l’atto volontario di qualche teppista. «Non appena ricevuta la chiamata mi sono precipitata sul posto e ho subito notato come alcuni dei fermi che tenevano la lapide fossero stati ruotati, compreso uno che sembra essere stato segato o rotto nel tentativo di rimuovere la lastra di marmo» prosegue nella sua testimonianza Lobascio.

«Parlando con la proprietaria del loculo vicino, l’altro che è stato danneggiato, mi è stato raccontato di come lei abbia addirittura trovato alcune tracce di sangue» rivela.

Tracce probabilmente appartenenti ad uno dei vandali che ha partecipato al blitz. Sui fatti sta ora indagando la polizia locale, presso la quale sono state presentate due denunce contro ignoti per l’ignobile gesto. Anche se sono ben poche le speranze di trovare gli autori. «Rimarrà sicuramente un fatto senza colpevoli» è convinta Lobascio. Resta però la rabbia nei confronti di chiunque si sia macchiato di questo atto, compreso il desiderio di scoprirne le ragioni.

«Forse speravano di trovare subito le urne (i genitori sono stati cremati, ndr) per poter rubare qualche oggetto di valore lasciato dai cari» riflette. Un’idea, la loro, scontratasi subito con la realtà: come tutte le sepolture in loculo, anche in questo caso, tra la lapide ed il defunto c’è sempre un muro di mattoni che va scalfito col martello. O forse si è trattato semplicemente di una bravata. «Sicuramente è successo di notte» precisa però la signora Lobascio. E ciò aprirebbe ad altri interrogativi: davvero c’è qualcuno che scorrazza indisturbato per i cimiteri col favore delle tenebre? Del resto, come spiegare se non con l’azione di un vandalo il fatto che ad essere danneggiate siano state solo due lapidi, una accanto all’altra, e proprio quelle ad altezza uomo? Oltretutto, proprio due lapidi vicine agli ingressi. Coincidenze che fanno sospettare. E che costringono a puntare nuovamente i riflettori sui cimiteri di Ancona. Nella speranza che i defunti possano finalmente e per davvero “riposare in pace”.

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