ANCONA Era stato arrestato dai carabinieri l’8 novembre per aver braccato l’ex fidanzata prima al lavoro, in un negozio del centro, e poi sotto casa di lei, a Falconara. Tempo venti giorni ed è arrivata pure la condanna: quattro anni e un mese di reclusione per stalking. La pesantissima sentenza nei confronti di un 21enne anconetano, attualmente relegato ai domiciliari, è stata emessa dal giudice Pietro Merletti. Si è trattato di un processo lampo, dove in un’unica udienza sono stati ascoltati i testimoni, tra cui la stessa vittima, coetanea dell’imputato.
Le manette
Il 21enne era stato fermato dai carabinieri nel primo pomeriggio dell’8 novembre, mentre si trovava con l’ex fidanzata nel parchetto sotto casa di lei.
La difesa
Il giovane, difeso dall’avvocato Giacomo Girombelli, si era difeso in aula nel corso della direttissima: voleva solo chiarire. Si tratterebbe di una relazione altalenante e litigiosa, fatta di tira e molla. Il weekend prima dell’arresto, aveva specificato lui, avevano trascorso la serata insieme, come una coppia. Prima di ritirarsi in camera di consiglio, il giudice ha ascoltato vari testimoni, tra cui i militari che hanno proceduto all’arresto e la ragazza, accompagnata in tribunale dal papà. Ha raccontato delle “poste” fatte dall’ex sotto casa sua ma anche di un episodio di violenza fisica che aveva portato allo squarcio del lobo di un orecchio. In quell’occasione lui le avrebbe tirato i capelli, i quali si erano impigliati in un orecchino. La tensione aveva provocato la ferita.