«Davvero è morto il signor Baldoni?» Così Alessandra Galea finge di non conoscere il compagno che ha appena ucciso

L'ultima lite è stata fatale all'operaio di 63 anni, colpito a morte con una lampada in camera da letto

«Davvero è morto il signor Baldoni?» Così Alessandra Galea finge di non conoscere il compagno che ha appena ucciso
«Davvero è morto il signor Baldoni?» Così Alessandra Galea finge di non conoscere il compagno che ha appena ucciso
di Federica Serfilippi
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Lunedì 5 Giugno 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 07:21

FABRIANO - I litigi erano così frequenti e burrascosi che le urla arrivavano fino alle finestre del palazzo di fronte. «Bisticciavano sempre, in continuazione» è il ritornello dei residenti di via Romualdo Castelli, una stradina alle porte del centro di Fabriano. L’ultima, fatale, lite c’è stata nella tarda mattina di sabato. È in camera da letto che s’è consumato l’omicidio di Fausto Baldoni, 63enne operaio della Gls, azienda di logistica con sede ad Ancona.

Fatali sono stati i colpi, diversi, inferti alla testa con un oggetto contundente, probabilmente una abat jour.

Per la procura, a scagliare i fendenti è stata la compagna, la 50enne Alessandra Galea, madre di due figli (avuti da una precedente relazione) e con un passato da stilista di moda. Nonché sorella gemella di Consuelo, arrestata nel luglio 2014 (e poi dichiarata non imputabile per vizio totale di mente) per aver massacrato con il calcio di un mitragliatore da soft air la mamma 76enne, Maria Bruna Brutti, nella villetta di via Broganelli, sempre a Fabriano. 


L’accusa


Nove anni dopo e a solo un chilometro di distanza si è consumata un’altra tragedia, per cui Alessandra è finita nel carcere di Villa Fastiggi di Pesaro all’alba di ieri con l’accusa di omicidio volontario. Nei confronti della donna è scattato il fermo dopo l’interrogatorio reso sabato notte nella caserma dei carabinieri di Fabriano, che con i colleghi del Nucleo Investigativo di Ancona seguono l’indagine coordinata dal pm Daniele Paci. Era da una trentina d’anni che la coppia si frequentava, tra alti e bassi. La convivenza è diventata stabile un paio di anni fa.

Lei ha vissuto per un periodo in provincia di Perugia, poi a Fabriano, dividendo casa per un breve lasso di tempo con la sorella Consuelo, dichiarata incapace di intendere e di volere per l’omicidio della madre. Sabato mattina è successo l’irreparabile. Stando a una prima ricostruzione, il 63enne doveva uscire per pranzo. Era atteso a Scheggia, in una casetta in campagna dai familiari, tra cui la sorella Rita. All’appuntamento non si è mai presentato. A fermarlo è stata la violenza esplosa in camera da letto e riconducibile, stando all’ipotesi accusatoria, alla compagna.

È stata la sorella della vittima a chiamare i soccorsi, preoccupata che il fratello - sempre puntualissimo - non si era fatto vedere a pranzo, non rispondeva al telefono e al citofono. La Galea, che è stata vista uscire dal palazzo nel primo pomeriggio con un borsone, è tornata in via Castelli verso le 20, quando ormai sotto casa dell’operaio, al civico 56, c’erano carabinieri, 118 e vigili del fuoco. Avrebbe fatto finta di non aver alcun legame con Fausto. «Ma davvero è morto il signor Baldoni?» avrebbe chiesto ad alcuni vicini. Un atteggiamento che ha insospettito gli investigatori, tanto da portare la donna in caserma per un primo interrogatorio.


Il sequestro


L’appartamento è stato sequestrato. Sulla salma del 63enne verrà eseguita l’autopsia. «Litigavano sempre, si sentivano le urla» dicevano ieri i vicini. «Se non ti sta bene, vattene via» le parole che sentivano dire da Fausto durante i litigi, spesso innescati da motivi economici. L’operaio avrebbe avuto così paura per la sua incolumità da far sparire tutti i coltelli e barricarsi a volte in camera. Avrebbe sofferto la personalità prorompente della compagna, disoccupata e con alle spalle due Tso, trattamenti risalenti a poco dopo il delitto della mamma. «Ha agito per difesa, non aveva intenzione di ferire o di uccidere» ha detto l’avvocato della Galea, Franco Libori, ripetendo la versione della donna. Nelle prossime ore, Alessandra sarà dal gip per la convalida del fermo. 
 

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