Nuovo modello d'impresa
Firmato il protocollo a Fabriano

Nuovo modello d'impresa Firmato il protocollo a Fabriano
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Venerdì 11 Dicembre 2015, 19:02
FABRIANO - Siglato oggi a Fabriano tra quattro organizzazioni delle categorie economiche del territorio (Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio) un protocollo d'intesa per un nuovo modello di impresa nell'area del Fabrianese, modello caratterizzato da innovazione, ricerca, qualità ed eccellenza produttiva. Il protocollo, dal titolo «Fabriano Fabbrica Etica Diffusa», nasce in Consiglio comunale a Fabriano su proposta del consigliere di minoranza Urbano Urbani, votato all'unanimità e ora esteso a tutto l'ambito territoriale, ai Comuni di Sassoferrato, Genga, Cerreto d'Esi, Serra San Quirico. Presenti oggi i sindaci di Sassoferrato Ugo Pesciarelli, di Genga Giuseppe Medardoni e di Serra San Quirico Tommaso Borri.

Per Fabriano erano presenti l'assessore Leonardo Meloni e il consigliere Urbano Urbani che, ha definito l'accordo «espressione dell'unità del nostro territorio». Per Confindustria è intervenuto Morgan Clementi che ha evidenziato «la necessità di creare reti di imprese che aiutino ad internazionalizzare le stesse aziende e con investimenti che possono riportare entusiasmo per il rilancio industriale di tutto il territorio fabrianese».

Per Mauro Cucco della Cna «il valore aggiunto è che tutte le aziende di categoria del territorio sono insieme a coordinare iniziative e che finalmente si parla non di un solo Comune, ma di un territorio». «Ci troviamo davanti a una crisi che non è normale - ha osservato Confartigianato Sandro Tiberi -, perchè il problema è nelle regole sbagliate del sistema economico. Il fallimento degli accordi di programma e nell'aver messo troppi paletti che sono riusciti solo a bloccare l'accesso ai finanziamenti per le imprese».

Mauro Bartolozzi (Confcommercio) ha rilevato che «era dal dopoguerra che non veniva fuori un'unità di intenti tra le categorie e i diversi Comuni. Questa è la vera portata dell'accordo siglato oggi». I sindaci sosterranno il protocollo che verrà portato nei rispettivi consiglio comunali: una volta approvato, verrà inviato alla Regione Marche.
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