Ex Verrocchio di Ancona, si chiude la vecchia causa: recuperato solo un milione dei 3,6 spesi

Ex Verrocchio di Ancona, si chiude la vecchia causa: recuperato solo un milione dei 3,6 spesi
Ex Verrocchio di Ancona, si chiude la vecchia causa: recuperato solo un milione dei 3,6 spesi
di Andrea Maccarone
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Martedì 13 Febbraio 2024, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 12:59

ANCONA Il Comune può mettere la parola fine alla vicenda legale che ha visto imprigionato per quasi 20 anni la realizzazione del terminal bus all’ex fornace Verrocchio. Fine sì, ma dal risvolto amaro. Infatti venerdì scorso la Corte di Cassazione si è espressa con una sentenza che ha sostanzialmente confermato la precedente sentenza della Corte di appello di Roma, secondo la quale il Comune avrebbe potuto recuperare meno di un terzo della cifra spesa per l’avvio dei lavori. Dei 3,6 milioni di euro pagati all’impresa Salini-Locatelli Spa, il Comune ha rivisto solo 1 milione, come stabilito dalla Corte di Appello di Roma nel 2019. E la sentenza di venerdì conferma sostanzialmente questo impianto.


La storia 

La vicenda, alquanto complessa, ha inizio nell’estate 2006, con l’arbitrato richiesto dalla impresa appaltatrice Salini-Locatelli Spa, che abbandonò il cantiere invocando un’eccessiva onerosità dell’appalto. Da quel momento la riqualificazione dell’area e dell’intero stabile è finita in un intricato labirinto di battaglie legali. Al centro della questione un contestatissimo lodo arbitrale, favorevole alla ditta, che ha visto il Comune di Ancona versare nelle casse dell’impresa 3,6 milioni di euro. La Corte di appello di Roma nel 2019 ha emesso una sentenza solo in parte favorevole al Comune di Ancona che riesce ad ottenere il parziale annullamento del lodo arbitrale.

La sentenza dispone infatti la restituzione delle somme a suo tempo pagate dal Comune, ma decurtate di 1.097.477 euro che secondo i giudici d’appello sarebbero dovuti all’impresa appaltatrice. Il bilancio, già pesante e contestato dai legali del Comune, diventa insostenibile con il riconoscimento degli interessi anatocistici all’azienda a partire dal 2007(circa 1,5 milioni). Così, tra somma dovuta e interessi, il Comune di Ancona è riuscito a riavere soltanto 1 milione dei 3,6 spesi.

L’ultimo capitolo

Causa chiusa. La somma recuperata già nel 2019 è stata confermata. Null’altro è dovuto alla stazione appaltante. Fine dei giochi. Circa 30 anni dopo da quel 31 luglio 1995 (era sindaco Renato Galeazzi), data in cui il consiglio comunale dorico diede il via libera al progetto per destinare l’ex fornace Verrocchio in zona Palombella a centro intermodale di scambio per il trasporto pubblico, il terminal è ancora in attesa di essere realizzato. L’ultimo capitolo della saga infinita risale alla settimana scorsa. Il cantiere, riappaltato nel 2021 a nuova impresa (il Consorzio Rennova) viaggia con un ritardo di due anni. Il sindaco ha scongiurato la rescissione del contratto optando per la prosecuzione. Ma se l’opera non sarà terminata per fine anno, addio fondi pubblici e addio Verrocchio.

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