Da Portonovo alla Riviera del Conero. Ecco l’acqua che vogliamo: «Finalmente trasparente l’estate può cominciare»

Da Portonovo alla Riviera del Conero. Ecco l’acqua che vogliamo: «Finalmente trasparente l’estate può cominciare»
Da Portonovo alla Riviera del Conero. Ecco l’acqua che vogliamo: «Finalmente trasparente l’estate può cominciare»
di Antonio Pio Guerra
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Giovedì 22 Giugno 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:16

ANCONA - «Di ombrelloni se ne vendono di meno. È normale che il turismo ne risenta». Continua l’odissea dei balneari della Riviera del Conero, alle prese in queste settimane con acqua torbida e maltempo che stanno funestando l’avvio della stagione estiva. Ora, però, la situazione pare in lento miglioramento. Soprattutto sul fronte della qualità del mare. «L’acqua è finalmente tornata trasparente» dice sollevato Paolo Bonetti, titolare dell’omonimo stabilimento di Portonovo. «Sicuramente non è l’acqua dell’anno scorso ma comincia ad essere quasi accettabile» gli fa eco Luca Paolillo, del Taunus di Numana


Si scorge la luce 

E questo già da alcuni giorni.

Come spiega Marcello Nicolini, titolare del ristorante Marcello, sempre a Portonovo: «Da domenica la situazione è nettamente migliorata». Anche se restano i timori. «In superficie la situazione è migliore ma bisogna capire cosa c’è sotto», suggerisce Maurizio Sonnino de La Spiaggetta di Portonovo. Che cosa ne è stato del fango e della melma trascinati in mare dal maltempo e dalle alluvioni che hanno flagellato l’Emilia Romagna ed il nord delle Marche?

Le ipotesi

«Sicuramente non si sono disciolti. Si saranno depositati sul fondo. Speriamo che non si smuovano e che il gioco delle correnti finisca di ripulire» continua. L’incognita maltempo non perdona: pioggia, vento - e quindi mare agitato - potrebbero riportare a riva tutta la fanghiglia e intorbidire nuovamente l’acqua. «A meno di eventi atmosferici catastrofici, spero che entro i primi di luglio tutto torni alla normalità» è l’augurio di Paolillo. Il danno provocato da queste settimane di mare non all’altezza, quello resta comunque. «Quando la situazione è questa, è normale che se uno aveva in mente di concedersi due giorni al mare, o va in piscina o rimanda» osserva Sonnino. E ancora: «Le presenze calano, è inevitabile; è un momento di perdita di lavoro». Poi c’è la questione dell’immagine. «I turisti, e ce ne sono, hanno visto un’acqua che a Portonovo non c’è mai stata. Non è stata una gran pubblicità» commenta amaro Bonetti. Ma è anche vero che non ci si può fare molto. «Te la puoi prendere solo con la natura» secondo il titolare de La Capannina. Anche perché, come ricorda Bonetti, «c’è chi ha avuto problemi ben più grossi a causa dell’alluvione». Questo, per fortuna, sembrano averlo capito anche alcuni clienti. «Mi chiedono il motivo dell’acqua sporca» racconta Nicolini quando gli domandiamo la reazione dei bagnanti al mare torbido. «Comunque, io non ho avuto disdette» precisa. Ma pure ora che il peggio sembra passato, l’amarezza resta. «La situazione è ben diversa rispetto all’anno scorso, quando non aveva piovuto quasi mai» ripensa Sonnino. Amarezza anche per l’esperienza regalata ai turisti, non tanto agli habituè quanto a quelli che sulla Riviera del Conero c’erano venuti per la prima volta. «Gli abbiamo fatto vedere un’acqua che a Portonovo non c’è mai stata e mai ci sarà» secondo Bonetti. In ogni caso, ora bisogna guardare avanti. «L’estate è arrivata. E che estate sia» conclude Nicolini.

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