Disabili, bufera sui servizi comunali ad Ancona: «Regolamento illegittimo, si cambi»

Disabili, bufera sui servizi comunali ad Ancona: «Regolamento illegittimo, si cambi»
Disabili, bufera sui servizi comunali ad Ancona: «Regolamento illegittimo, si cambi»
di Andrea Maccarone
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Martedì 12 Marzo 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 15:19

ANCONA Una sentenza pesante si abbatte su Palazzo del Popolo. Il Tribunale di Ancona ha dichiarato illegittimo il regolamento comunale che disciplina l’accesso all’educativa scolastica e domiciliare per i ragazzi affetti da disabilità. Il caso è stato portato davanti al giudice civile da Laura Trucchia, presidente del Coordinamento Genitori Democratici sezione di Ancona e mamma di un minorenne disabile. «Le richieste di ricevere l’educativa per mio figlio sono sempre andate a vuoto - racconta Trucchia -. Da qui la scelta di agire per vie legali».

Il servizio

Il regolamento comunale, infatti, datato 1997, prevede l’accesso al servizio solo ai ragazzi con disabilità grave. Chi, invece, ha un handicap certificato di natura lieve o media, non può avvalersi dei servizi previsti dal Comune. Ovvero l’assistenza scolastica e/o domiciliare offerta da appositi tutor. Il servizio è gratuito per il richiedente e sostenuto economicamente dal Comune. «Il giudice ha condannato l’Amministrazione a darmi questo servizio» sottolinea Trucchia. Sotto la lente d’ingrandimento del giudice la legge 104 che regola l’assistenza educativa che, secondo la sentenza, non prevede l’accesso ai soli disabili gravi. «Semmai ne ammette la priorità» puntualizza la presidente dei Genitori Democratici.

Ma il punto è che questa sentenza crea un precedente e sfonda un argine dietro il quale l’assessore Manuela Caucci, Servizi sociali, si è trincerata più volte di fronte alle tante richieste delle famiglie di minorenni con disabilità lievi. Ora tutte queste richieste di accesso all’educativa, se dovessero essere ripresentate, dovranno essere assecondate.

Il segnale

E pensare che la Caucci, in più casi, aveva riferito di alcune criticità economiche in capo al Comune per dare seguito alle istanze dei richiedenti specifici servizi. «Spero che questa sentenza arrivi alla Giunta, specie all’assessore Caucci, come un segnale che il regolamento, definito illegittimo dal giudice, debba essere cambiato». Ciò che preme alla presidente del Coordinamento Genitori Democratici è che «fino ad oggi tutti i ragazzini con disabilità lieve si sono trovati privati illegittimamente di un servizio di cui, invece, avevano diritto».

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