Derubato di soldi e gioielli
con la truffa dell'eredità

Derubato di soldi e gioielli con la truffa dell'eredità
2 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Marzo 2014, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 13:40
JESI - I carabinieri di Jesi hanno denunciato un uomo e una donna che a fine ottobre 2013 avevano truffato uno jesino di 83 anni, con uno stratagemma simile a quello del noto film

“Febbre da cavallo”. L’anziano jesino, mentre camminava lungo corso Matteotti di Jesi, il 23 ottobre 2013, viene avvicinato da una donna, molto ben vestita, che dice di essere un avvocato che lavora in Svizzera, e gli chiede delle indicazioni sullo studio di un presunto dottor Martina, al quale deve consegnare un’eredità in contanti di 100.000 euro di un suo amico morto in Svizzera.



Si avvicina un complice in giacca e cravatta, che dice di essere un noto avvocato di Jesi e afferma che il dottor Martina, cercato dalla donna per l’eredità, era morto un mese prima, nel settembre 2013, senza avere figli o eredi. A questo punto la donna dice di non poter tornare in Svizzera con tutti quei soldi e che vorrebbe aiutare un uomo bisognoso regalandogli l’eredità.



L’anziano si offre, la donna si mostra d’accordo ma a patto che si accolli le spese di un notaio. L’anziano cade nel tranello e si fa accompagnare a casa e poi in banca per prelevare 3000 euro in contanti per pagare il notaio.



A casa prende anche tutto l’oro suo e della moglie, nel caso in cui quel contante non bastasse per pagare il notaio, convinto di ciò dai due malfattori. Salito in macchina della donna, una Mercedes, per andare con l’altro presunto avvocato dal notaio, viene convinto a scendere presso un tabacchino per l’acquisto delle marche da bollo.



Lascia la valigetta con i soldi e l’oro in macchina ed entra in tabaccheria, all’uscita non ha più trova la coppia di truffatori che nel frattempo è fuggita. I carabinieri hanno identificato e denunciato per truffa un uomo di 45 anni e la sua compagna di 37, entrambi originari di Messina.





© RIPRODUZIONE RISERVATA