Sos Ospedali Riuniti: sono quasi al completo le 70 postazioni Covid. Sospensioni prorogate a 37 sanitari no vax

Sos Ospedali Riuniti: sono quasi al completo le 70 postazioni Covid. Sospensioni prorogate a 37 sanitari no vax
Sos Ospedali Riuniti: sono quasi al completo le 70 postazioni Covid. Sospensioni prorogate a 37 sanitari no vax
di Maria Cristina Benedetti
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 14:52

ANCONA - Gli Ospedali Riuniti piazzano sacchi di sabbia e alzano filo spinato. Raddoppiano, in poco più di due settimane, le postazioni Covid: 70 in tutto, 62 delle quali, ieri al fixing delle dieci, erano occupate. L’adeguamento del piano pandemico ha destinato al contrasto del virus tutta la palazzina di Malattie infettive di Torrette, i 20 letti della Clinica e gli altrettanti della Divisione, e i 20 del 2R, il reparto dov’erano state attivate le nuove terapie intensive previste dal decreto legge nazionale numero 34 del 2020.

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La riconversione è avvenuta tra il 23 e il 24 dicembre, imposta dalla corsa precipitosa della variante Omicron.

In via Conca la mappa dei ricoveri per contagio ne dà 39 in bassa intensità di cura, nove in intensiva e sette in semi. Sul totale dei 55 non sono vaccinati in 38, ovvero il 69%. Al Salesi, il materno-infantile, dei sette degenti positivi, uno non ha completato la profilassi, gli altri non sono immunizzati. 

Il monitoraggio 

Sacchi di sabbia e filo spinato che tuttavia potrebbero non bastare ancora. Simulazione del rischio, azione di prevenzione. La logica di Antonello Maraldo è rodata da due anni d’allerta. «Stiamo già ragionando su una possibile fase successiva, sul come potrebbe essere. Se si rendesse necessario non possiamo affidarci a una decisione estemporanea». Procede sull’istante il direttore amministrativo. «Monitoriamo momento per momento e sempre in collegamento con le altre aziende sanitarie della regione perché non possiamo più compromettere la capacità di assistenza di Torrette». Su un punto è categorico. «Finora non è stata scalfita». 

Gli aumenti 

Non solo contrattacco, scudi che s’innalzano in difesa di un flagello che non si schioda. No. L’azione degli Ospedali Riuniti si concentra anche sulla valorizzazione e sul rafforzamento del fronte di chi da due anni non indietreggia da quelle trincee sanitarie. È di ieri il visto si stampi della determina con la quale è stata approvata la graduatoria delle “fasce”. Tradotte: le progressioni economiche orizzontali. Riguardano 514 persone tra infermieri, ausiliari, operatori sanitari e tecnici di radiologia, alle quali verranno destinati aumenti medi mensili che oscillano tra i 50 e gli 80 euro lordi. A gennaio saranno saldato gli arretrati per il 2021. Maraldo mescola ii 
«Pur tra le difficoltà legate ai vincoli economici e procedurali di questo periodo, la direzione aziendale esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, ormai per il quarto anno consecutivo, che permette ai nostri dipendenti di avere ciò che gli spetta a livello contrattuale in un momento in cui hanno mostrato un forte senso del dovere ed un attaccamento alle istituzioni». Per restare saldi sul capitolo “risorse umane” da segnalare la volontà dell’azienda di assumere entro fine gennaio una sessantina di infermieri a tempo determinato. Le lettere sono già in viaggio. 

La proroga 

Un vuoto a perdere. Con un atto firmato lunedì scorso è stata prorogata la sospensione di 37 sanitari, di cui tre medici, per mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale. Una decisione legata al tempo dilatato, fino al prossimo 31 marzo, dello stato d’emergenza Covid. Come filo spinato. 

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