Ancona, l'assessore Marasca: «Riproporremo Notti Bianche e maxi concerti, il porto antico sarà un'arena»

Ancona, l'assessore Marasca: «Riproporremo Notti Bianche e maxi concerti, il porto antico sarà un'arena»
Ancona, l'assessore Marasca: «Riproporremo Notti Bianche e maxi concerti, il porto antico sarà un'arena»
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 7 Settembre 2022, 06:55

ANCONA - Assessore Paolo Marasca, tutti sono rimasti stupiti dal successo della Notte in Blu associata alla Festa del Mare, che ha richiamato oltre 10mila persone in centro. Ma adesso la gente si chiede: perché non organizzare eventi popolari con maggiore frequenza? 
«Il nostro intento è quello. Vogliamo riprendere la formula che avevamo dovuto interrompere per il Covid: la linea di questa Amministrazione è stata sempre quella di favorire eventi popolari con spostamento di molte persone. Basti pensare a quello che abbiamo organizzato fino al 2019: la Fiera di San Ciriaco, tre Notti Bianche anziché una, il Primo Piano Festival, il Natale, più tutta una serie di eventi di massa organizzati da associazioni e privati e sostenuti dal Comune, come il Mercato Europeo, lo Street Food Festival o gli aperitivi internazionali». 

 
La pandemia ormai è alle spalle, eppure il Porto Antico quest’estate è rimasto deserto. 
«Purtroppo non è stato nominato in tempo utile il nuovo presidente dell’Autorità portuale, per cui non abbiamo potuto dar seguito all’interesse dei promoter che ci hanno contattato.

Ma ricordate il concerto dei Subsonica del 2019? Ecco, eventi come quello diventeranno appuntamenti fissi dell’estate, spero già dal 2023, in un Porto Antico che immaginiamo come arena per i grandi eventi in grado di richiamare 4-5mila persone, magari con collegamenti diretti via mare alla Mole, concepita come culla per iniziative di dimensioni medio-piccole». 


Resta il fatto che gli anconetani (e non solo) hanno sete di movida e socialità e vorrebbero vedere una città viva, ogni weekend, non solo 4 volte l’anno. Ma chi è il signor Evento? Il Comune o i privati? 
«Bisogna essere chiari: il Comune ha il compito di creare un’ossatura, organizzando un certo numero di maxi eventi con la collaborazione di associazioni e commercianti che, dal canto loro, si propongono con iniziative private che dal canto nostro sosteniamo, in modo da arricchire l’offerta culturale». 


Visto il successo registrato nel weekend, pensate di potenziare il cartellone? 
«L’obiettivo è questo, fermo restando che gli eventi di massa sono tali perché hanno il carattere dell’eccezionalità e, dunque, richiamano più persone. Ad esempio, dal 23 al 25 settembre tornerà “In bocca al luppolo” il festival della birra artigianale organizzato dalla Cna che proporremo in corso Garibaldi e in piazza Roma, dove allestiremo un palco per i concerti. E per piazza del Papa siamo in contatto con gli operatori per l’organizzazione di altri eventi, oltre al concerto che si terrà il 16 settembre nell’ambito del Festival Adriatico-Ionico. Tutti questi eventi favoriscono attività ricettive e reputazione. La scelta dell’Amministrazione è sempre stata questa, spesso contestata da persone che, ad esempio, ritenevano il Natale troppo roboante. Siamo particolarmente felici dell’apprezzamento, oggi, anche di quelle persone perché non abbiamo fatto altro che riprendere da dove siamo stati costretti a lasciare. Ancona risponde sempre agli eventi, alle mostre, alle attività che invitano i cittadini a stare assieme, alla vita». 

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