ANCONA - Malumori tra i dipendenti comunali per i criteri di avanzamento economico. Da qualche giorno, infatti, è stato ufficializzato il regolamento fondato su due fattori: anzianità e valutazione dei dirigenti. Quest’ultimo, particolarmente vincolante, incide per il 70%. Da cui deriva lo stato di agitazione che è venuto a crearsi tra il personale degli uffici comunali.
La stortura
I sindacati la definiscono una stortura. Ovvero l’effetto falsato che si può creare quando i parametri dei singoli dirigenti non sono allineati su uno stesso livello. «Un dirigente che intende premiare i suoi dipendenti tenderà a mantenere un punteggio alto - spiega Simone Morbidoni della Fp Cgil - mentre colui che vorrà realmente differenziare in chiave meritocratica rischierebbe di penalizzare i dipendenti del suo ufficio. Da qui la stortura che questo metodo tende a portare». Questo perché la graduatoria è unica, il soggetto valutatore fa la differenza. Paradossalmente, il dipendente che ha ricevuto il maggior punteggio su un criterio di valutazione meritocratico potrebbe corrispondere all’ultimo di un’altra direzione in cui il giudizio è appiattito verso l’alto.
La soluzione
Perciò le sigle sindacali di settore stanno valutando un documento che potrebbe essere siglato nelle prossime ore. «Avevamo individuato una soluzione attraverso un’equazione matematica - continua Morbidoni - ma già nel 2019 questa nostra manovra correttiva non è passata».