Chi accoglie i turisti? La città di si divide a metà: i ristoranti sì, le boutique no

Chi accoglie i turisti? La città di si divide a metà: i ristoranti sì, le boutique no
Chi accoglie i turisti? La città di si divide a metà: i ristoranti sì, le boutique no
di Andrea Maccarone
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Giovedì 7 Aprile 2022, 07:10

ANCONA - Domenica la prima toccata di Msc in città. Il Comune ha preparato il piano d’azione per l’accoglienza dei croceristi: d- epliant illustrativi, visite guidate, e-bike, bus navetta e trenino. Ma il commercio risponde a macchia di leopardo. Nel senso che non tutte le attività del centro resteranno aperte. Bar e ristoranti sicuramente sì. Come ogni domenica, del resto. Ma le boutique, invece, no.

Il target turistico non è in linea con l’offerta.

Quindi, tanto vale restare chiusi e contenere le spese di personale. A ogni modo non sarà la serrata del commercio, tutt’altro. Le grandi catene saranno comunque operative. Così come gli esercizi che offrono una proposta più generalista.

Lo sbarco in città 

Dopo due anni di quasi totale assenza delle crociere si respira aria di normalità. Il turismo di primavera torna ad affacciarsi in città e le categorie economiche si preparano allo sbarco dei vacanzieri. «Per noi c’è sempre stato un buon riscontro - afferma Gianmarco Trubbiani, titolare del negozio di abbigliamento Miss Love - di certo non è il nostro core business. E anche se entrano solo per fare un giro e buttare un occhio sui capi d’abbigliamento, è pur sempre un fatto positivo». In fin dei conti i commercianti del centro non sono alla prima esperienza con i croceristi. «Saremo aperti come ogni domenica - specifica Trubbiani - e siamo pronti ad accoglierli come abbiamo sempre fatto». Dunque c’è la consapevolezza che non sarà di certo la domenica dei grandi affari. Ma se non altro è un servizio che gli operatori vogliono dare alla città. 
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Paola Meldolesi, titolare dello storico negozio di articoli sportivi: «Siamo sempre aperti la domenica - afferma la commerciante - più per spirito di servizio che per convenienza. Ma bisogna fare di più per riportare la gente in centro indipendentemente dall’arrivo delle crociere».

Questione di convenienza 

Nonostante le associazioni di categoria abbiano offerto la propria spalla all’amministrazione comunale per dare un’immagine di una città accogliente e vitale, i diretti interessati, quindi i commercianti, ne fanno una questione di pura convenienza. «L’approdo delle crociere fa sicuramente bene alla città - afferma Giorgio Pavani, titolare della boutique Lay Line - e in passato abbiamo anche sperimentato l’apertura domenicale, ma non è stato per niente conveniente. Quindi stavolta resteremo chiusi». 
Di altro auspicio, invece, il mondo della ristorazione. Anche se pure in questo settore gli operatori hanno opinioni discordanti. Intanto si parte dall’assunto che le attività di somministrazione sono comunque aperte la domenica. «Per noi è fondamentalmente la prima volta che abbiamo a che fare il popolo delle crociere - spiega Sara Ambrosio, titolare del ristorante Amarcord che si affaccia sul porto - perché siamo un’attività giovane e gli ultimi due anni sono stati condizionati dalla pandemia». Però l’imprenditrice è fiduciosa. «Abbiamo una proposta di cucina tradizionale e non - specifica Ambrosio - quindi sono convinta che possiamo soddisfare le richieste dei turisti».

Il servizio 

Meno sicuro, invece, è Giordano Andreatini, Mimmo per gli amici, della trattoria Clarice: «Di solito i croceristi vanno alla ricerca di proposte generaliste anche sul cibo - spiega da quel luogo mitico, che si apre nella riservatezza di un vicolo stretto del centro dorico - noi siamo una trattoria tipica, quindi non credo che vedremo tutto questo incremento di clienti. Però ci saremo e faremo la nostra parte per dare un servizio alla città». Dunque sembra scongiurata la temuta serrata delle attività. Anzi, Ancona risponde presente alla chiamata delle crociere e si prepara all’arrivo dei turisti.

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