Il Frecciabianca non riesce a superare la salita e si blocca in galleria: ancora un'odissea sulla Ancona-Roma. Quattro ore di ritardo

Il Frecciabianca non riesce a superare la salita e si blocca in galleria: ancora un'odissea sulla Ancona-Roma
Il Frecciabianca non riesce a superare la salita e si blocca in galleria: ancora un'odissea sulla Ancona-Roma
di Massimiliano Petrilli
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Domenica 30 Gennaio 2022, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 18:34

ANCONA - I disagi corrono sull’Ancona-Roma. Ancora una volta i passeggeri hanno dovuto affrontare un’odissea per raggiungere la Capitale usando il treno. Con coincidenze saltate, disagi e acquisto di nuovi biglietti per proseguire il viaggio una volta arrivati a Roma. Un mix di rabbia e rassegnazione scattato al binario 1 della stazione di Falconara dove, con un ritardo di 14 minuti, è partito il Frecciabianca 8851 con destinazione Roma Termini (arrivo previsto alle 10.57 come da orario Rfi). 

Lo stop

Raggiunte le destinazioni di Jesi e Fabriano sono iniziati i problemi.

Ripartito da Fabriano alle 8.51 il treno si è infatti bloccato all’interno di una galleria. «E adesso che succede?» si sono chiesti i passeggeri. Una prima risposta è arrivata dal personale viaggiante: «Ci sono problemi con il locomotore». In pratica non sarebbe riuscito a superare il tratto in salita all’interno della galleria. E allora? Il locomotore innesta la marcia indietro e il convoglio torna alla stazione di Fabriano. Il passaparola assicura che l’intervento per aggiustare l’inghippo non avrebbe richiesto troppo tempo. Qualcuno non si fida e preferisce salire sul Regionale in partenza da Fabriano per Roma. Gli altri? Incrociano le dita, finchè il Frecciabianca non si rimette in moto e riprende la marcia verso la Capitale. Tutto a posto? Macchè. In galleria identico problema: il locomotore non ce la fa. A marcia indietro si torna alla stazione di Fabriano. E qui anche chi aveva dato fiducia ai tecnici si deve arrendere e viene trasbordato su un Regionale che porta tutti a destinazione alle 15.15. Oltre quattro ore dopo l’arrivo atteso da chi aveva prenotato il Frecciabianca (ufficialmente “cancellato” come segnalato sul sito Infomobilità di Trenitalia). E mentre sui cellulari dei passeggeri arriva il messaggio di Rfi con le indicazioni per ottenere il rimborso, c’è chi ha visto naufragare la coincidenza con il treno successivo. Con la beffa di dover acquistare un nuovo biglietto se si era scelto un Frecciabianca o un Frecciarossa visto che il ticket pagato nei giorni precedenti è valido solo per il convoglio ad alta velocità prenotato. 

Il programma

Quello di ieri è solo l’ultimo episodio della lunga serie di disagi, ritardi e cancellazioni nel collegamento Ancona-Roma (mentre si studia l’alta velocità sull’Adriatica). L’ultimo input ai lavori per velocizzare questa linea poneva come traguardo il 2026 con l’obiettivo di guadagnare 40 minuti nel transito dei convogli in quello che è considerato il collegamento più arretrato - infrastrutturalmente parlando - delle Marche. L’ultimo cronoprogramma era scandito in quattro fasi. La prima con gli interventi che potranno essere realizzati entro il 2026, e dunque coperti con i 510 milioni garantiti per l’opera dal Pnrr: il raddoppio PM228 (Fabriano)- Albacina, alcune fasi funzionali del nuovo collegamento PM228-Castelplanio, e parte degli interventi tecnologici finalizzati alla velocizzazione della tratta Orte-Falconara. Ma solo il raddoppio di PM228-Albacina è completamente finanziato (48 milioni dal Pnrr e 2 dal Contratto di programma 2018-2019), mentre per le altre due mancano all’appello 147 milioni. Nel frattempo? Incrociare le dita e sperare che il locomotore non faccia le bizze nell’attraversare una galleria in salita.

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