ANCONA - I disagi corrono sull’Ancona-Roma. Ancora una volta i passeggeri hanno dovuto affrontare un’odissea per raggiungere la Capitale usando il treno. Con coincidenze saltate, disagi e acquisto di nuovi biglietti per proseguire il viaggio una volta arrivati a Roma. Un mix di rabbia e rassegnazione scattato al binario 1 della stazione di Falconara dove, con un ritardo di 14 minuti, è partito il Frecciabianca 8851 con destinazione Roma Termini (arrivo previsto alle 10.57 come da orario Rfi).
Lo stop
Raggiunte le destinazioni di Jesi e Fabriano sono iniziati i problemi.
Il programma
Quello di ieri è solo l’ultimo episodio della lunga serie di disagi, ritardi e cancellazioni nel collegamento Ancona-Roma (mentre si studia l’alta velocità sull’Adriatica). L’ultimo input ai lavori per velocizzare questa linea poneva come traguardo il 2026 con l’obiettivo di guadagnare 40 minuti nel transito dei convogli in quello che è considerato il collegamento più arretrato - infrastrutturalmente parlando - delle Marche. L’ultimo cronoprogramma era scandito in quattro fasi. La prima con gli interventi che potranno essere realizzati entro il 2026, e dunque coperti con i 510 milioni garantiti per l’opera dal Pnrr: il raddoppio PM228 (Fabriano)- Albacina, alcune fasi funzionali del nuovo collegamento PM228-Castelplanio, e parte degli interventi tecnologici finalizzati alla velocizzazione della tratta Orte-Falconara. Ma solo il raddoppio di PM228-Albacina è completamente finanziato (48 milioni dal Pnrr e 2 dal Contratto di programma 2018-2019), mentre per le altre due mancano all’appello 147 milioni. Nel frattempo? Incrociare le dita e sperare che il locomotore non faccia le bizze nell’attraversare una galleria in salita.