Ancona, i commercianti si mettono di traverso: «No all'isola pedonale in piazza della Repubblica»

Ancona, i commercianti si mettono di traverso: «No all'isola pedonale in piazza della Repubblica»
Ancona, i commercianti si mettono di traverso: «No all'isola pedonale in piazza della Repubblica»
di Andrea Maccarone
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Giovedì 13 Aprile 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 15:00

ANCONA - Pavimentazione sconnessa, sosta selvaggia, il via vai di auto che formano ingorghi in via della Loggia e attorno a Largo Sacramento. Piazza della Repubblica soffoca stritolata da un groviglio di nodi da risolvere. Gli operatori commerciali della zona vivono quotidianamente gli effetti di tutte queste criticità e su un punto in particolare si uniscono in un coro unanime: sfruttare il porto per alleggerire il pressing del traffico.

I parcheggi 

Lo sguardo dei commercianti di Piazza della Repubblica è rivolto al di là delle reti che separano lo scalo dorico dalla città. «Lo dico da anni - ripete come un mantra Giorgio Pavani, titolare della boutique d’abbigliamento Lay Line - bisogna sfruttare l’ex Scalo Vittorio per incrementare l’offerta di posti auto in centro. Almeno nei giorni di festa, o lungo il periodo di Natale quando la città vede aumentare considerevolmente l’affluenza». «Sarebbe veramente l’ideale - ribatte Liliana Prisecaru, titolare del Caffè Divinus -. Altrimenti i vigili appena vedono un’auto in sosta vietata partono con le multe a raffica». La sosta selvaggia, infatti, è l’altro nervo scoperto della piazza. «La gente parcheggia dove può - commenta Silvia Sampaolesi, responsabile del monomarca Lacoste -, ma perché non c’è in città c’è una mancanza di posti auto». E per le attività commerciali un altro problema non da poco è l’assenza dei box per il carico e scarico. «I nostri fornitori si appoggiano dove trovano un buco, quando lo trovano poi» replica Michele Zannini, titolare del Caffè Giuliani. Insomma, la situazione non è per nulla agevole. E incastrare le necessità dei commercianti con la vivibilità della piazza non è semplice.
La viabilità 
È indubbio, però, che delle correzioni al flusso delle auto vadano portate. Ma guai a parlare di Ztl. «Sarebbe peggio - continua Zannini - anzi, bisognerebbe aumentare il numero dei box per la sosta veloce, questo sì». «Non penso che la Ztl sia la soluzione giusta - ribadisce Sampaolesi - piuttosto bisognerebbe spostare la stazione taxi da dove si trova ora e al loro posto mettere altri parcheggi blu». Quando poi si incrocia il flusso delle auto in via della Loggia il gioco è fatto. «Qui serve il senso unico - fa presente la titolare del Caffè Divinus - oppure un semaforo. Insomma, qualcosa che metta un freno ad una circolazione che ormai è diventata troppo elevata per quello che la strada può contenere. Così non va». E sul progetto di dirottare le auto provenienti da via Gramsci verso Largo Sacramento è Pavani a nutrire alcune perplessità: «Non penso sia utile al fine di una pedonalizzazione della piazza, perché restando percorribile dalle auto via della Loggia, i pedoni si troverebbero imprigionati tra due arterie stradali - spiega il commerciante - il che non agevolerebbe la passeggiata».
Il decoro urbano 
A completare il quadro, la questione del decoro. «Manca l’illuminazione - specifica la responsabile di Lacoste -, qui la sera è buio.

D’inverno è veramente triste. E a Natale neanche le luminarie ci sono». «Poi andrebbe camuffata in qualche modo la postazione di conferimento Igenio per i rifiuti - puntualizza Zannini - e il ritiro dovrebbe avvenire con una rotazione maggiore, perché i cassonetti si riempiono spesso e attirano i gabbiani». L’ex pensilina dell’autobus, lasciata lì nell’incuria più totale «è veramente un pugno allo stomaco - incalza Zannini - o si toglie, o se ne fa una più bella. Ma così non ha alcun senso». 

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