Evasione fiscale da brividi da 8 milioni di euro: Ancona Entrate ne recupera 6

Evasione fiscale da brividi da 8 milioni di euro: Ancona Entrate ne recupera 6
Evasione fiscale da brividi da 8 milioni di euro: Ancona Entrate ne recupera 6
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 11:39

ANCONA - Oltre 60 milioni di euro riscossi nel 2022, 6 dei quali provenienti dall’attività di recupero dell’evasione. Ancona Entrate è la società controllata al 100% dal Comune di Ancona dedicata alla gestione e riscossione delle entrate comunali, sia tributarie che extratributarie. Costituisce la principale fonte di finanziamento del Comune, ogni anno fornisce circa il 60% delle risorse che l’amministrazione ha a disposizione per comporre il bilancio. Le cifre che riesce a far entrare nelle casse sono determinanti per stabilire la capacità di spesa. 

I numeri 

E i dati relativi agli ultimi tre anni dicono che la società è risuscita a garantire entrate crescenti nel tempo.

Il totale è passato dai 50 milioni e 811 mila euro del 2020 ai 60 milioni e 278 mila euro del 2022. Da notare c’è che l’aumento non deriva soltanto dall’incremento (minimo) di tasse e tariffe o del numero di soggetti che le pagano (per alcune voci variato considerevolmente rispetto agli anni del Covid), ma anche dal recupero dell’evasione. Qui si è passati dai 2 milioni e 740 mila euro del 2020 ai 6 milioni e 366 mila euro del 2022. Questo significa che ben oltre un terzo del maggiore gettito è derivato da questa attività e in particolare dal recupero delle tasse (Imu, Ici, Tari, Tosap, Cosap, Cup) che da solo ammonta a 5 milioni e 300 mila euro. Tuttavia l’evasione accertata su queste voci nel 2022 era ben più alta, oltre 8 milioni di euro. Ciò significa che il riscosso è stato pari al 66% dell’accertato. Ma questo è quello ottenuto semplicemente tramite i solleciti di pagamento. Poi c’è anche la riscossione coattiva, che ha permesso di recuperare il 37% dei debiti che risultavano ancora non saldati. «Gli altri in genere si fermano al 25%» ha tenuto a sottolineare l’amministratore unico della Società, Lorenzo Giacomo Robotti, il quale, però, più che dell’attività di riscossione coattiva, è fiero di quanto Ancona Entrate riesce a ottenere senza coercizione. «Pagare le tasse non piace a nessuno, ma noi tentiamo innanzitutto di far capire che le tasse vanno pagate, perché da esse dipende il funzionamento dei servizi forniti dal Comune, dopodiché mettiamo in atto tutto quanto ci è possibile per aiutare i cittadini a pagarle». Innanzitutto riducendo i costi di adempimento, che includono, ad esempio, quelli di trasporto per recarsi negli uffici, i quali possono essere abbattuti espletando alcune pratiche telefonicamente, attraverso il numero verde, o online, sullo sportello telematico. Poi diversificando le modalità di pagamento. «Diamo la possibilità di dilazionare pagando fino a 60 rate in 5 anni. Questo ci permette di incassare tributi che altrimenti non saremmo mai riusciti a riscuotere. Negli anni del Covid siamo arrivati a ricevere oltre 3 mila richieste di rateizzazione. Ora siamo a 850».

Infine ci sono i solleciti bonari. «Perché uno può anche dimenticarsi di pagare e noi glielo ricordiamo evitandogli di pagare multe». Questa attenzione al cittadino è stata lodata dall’assessore al Bilancio Zinni: «Ci sono sempre più persone in difficoltà e noi dobbiamo dare loro il massimo dell’assistenza, della disponibilità e della chiarezza». Il sindaco Silvetti si è invece soffermato sul fatto che Ancona Entrate fornisce alcuni servizi anche ad altri Comuni: «Una maniera per fare economie di scala e rendere più coeso il territorio».

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