Il sindaco fa la voce grossa: «Tombini più puliti e fermiamo i furbetti che intasano le fogne»

Il sindaco fa la voce grossa: «Tombini più puliti e fermiamo i furbetti che intasano le fogne»
Il sindaco fa la voce grossa: «Tombini più puliti e fermiamo i furbetti che intasano le fogne»
di Massimiliano Petrilli
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Domenica 19 Luglio 2020, 04:40

ANCONA -  Dal potenziamento delle videoispezioni per stanare allacciamenti abusivi all’aumento dei passaggi per la pulizia delle caditoie. Da potenziali interventi sulle infrastrutture alle nuove regole per evitare la dispersione a terra dei numerosi volantini pubblicitari lasciati nei condomini. Il sindaco Valeria Mancinelli ragiona su piccoli e grandi azioni da mettere in campo con Anconambiente e Viva Servizi, le aziende che hanno in getsione la pulziia delle caditoie (la prima) e la gestione della rete fognaria (la seconda) dopo gli effetti dell’ultima bomba d’acqua (41 mm caduti in 45 minuti). «Ben sapendo che di fronte ad eventi come quello di venerdì, conseguenza dei grandi mutamenti climatici globali, è un’illusione pensare di risolvere il problema alla radice».
 

 


 
«Il sistema fognario del Piano è dimensionato per ricevere tre volte la portata d’acqua normale - sottolinea il sindaco Mancinelli, che in passato è stata anche al vertice di Multiservizi - ma paga anche il fatto di ricevere tutta l’acqua che arriva dalle zone più alte vicine dove i tombini magari si possono otturare a causa delle foglie, degli aghi di pino, dei depliant pubblicitari o di altro materiale trascinato dall’acqua fino a quando vanno ad otturare le caditoie che trovano sul loro percorso. Ciò non toglie che qualcosa va fatto».

E tra le possibili soluzioni il sindaco intravede diverse azioni «per attenuare il fenomeno e fare in modo che faccia meno danni possibili». Per quanto di competenza del Comune ecco che con Anconambiente si ragionerà se «potenziare la frequenza della pulizia delle caditoie», ora prevista in 40mila interventi complessivi sui 12.500 tombini disseminati lungo i 263 chilometri della rete fognaria della città. Servizio pagato circa 200mila euro l’anno da Palazzo del Popolo ad Anconambiente. «Si avrebbero comunque maggiori costi che ricadrebbero sui cittadini - ammette Antonio Gitto, presidente di Anconambiente - con il rischio di veder vanificato il lavoro dai tombini otturati in pochi minuti dalla caduta di foglie, aghi di pino e altro materiale trascinato via dall’acqua. Mentre servirebbero opere di drenaggio sui versanti attorno alla Statale 16 per evitare i ischi di blocco a causa del materiale trascinato a valle dalla pioggia».

Tra le azioni da mettere in campo, d’intesa con Viva Servizi, il potenziamento del programma di videoispezioni nel sistema fognario per scovare eventuali problemi e/o ostruzioni, «con verifiche nei punti maggiormente critici». Come emerso anche recentemente. «Nelle settimane scorse abbiamo scovato alla Baraccola alcune intrusioni illecite e clandestine di privati al sistema fognario comunale - sottolinea la Mancinelli - Con i loro interventi avevano ristretto la portata del sistema fognario. Ostruzioni rimosse con azioni in danno dei privati». Sul tavolo delle possibili azioni anche il come magari «tentare di migliorare l’apertura istantanea dei tombini da parte del personale di Anconambiente. Senza dimenticare però che anche venerdì è intervenuto in maniera tempestiva in più punti della città». Nel radar delle azioni da mettere in campo vi potrebbe essere anche una revisione del regolamento sul decoro urbano, con particolare attenzione ad esempio ai numerosi depliant che, lasciati sulle cassette esterne dei palazzi, al primo colpo di vento finiscono a terra. «Otre che dare un senso di degrado e trascuratezza - sottolinea la Mancinelli - concorrono ad intasare i tombini nel momento dell’emergenza».
Molto più arduo invece ripristinare la pulizia notturna delle strade con divieto di sosta per le auto. «È molto difficile poter conciliare in maniera sistematica le esigenze degli operatori con quelle dei residenti» ammette il sindaco. 

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