ANCONA - Dalla Puglia alle Marche per fare il pieno di auto da rubare. Dopo indagini serrate da parte dei carabinieri della Compagnia di Osimo è finita sotto scacco la gang capace di mettere a segno 38 furti nel giro di soli tre mesi. I militari, con la misura cautelare varata dal gip, hanno arrestato cinque cerignolani con l’accusa di furto aggravato in concorso. Per loro si sono aperte le porte del carcere di Foggia. Al quintetto vengono attribuiti 24 furti compiuti nelle Marche e altri 14 avvenuti tra il Molise, la Puglia e il Lazio.
Il modus operandi
La banda agiva principalmente di notte e puntava alle auto parcheggiate in strada.
I veicoli, i cui furti non sono stati portati a compimento, presentavano infatti la forzatura delle portiere, necessaria per introdursi nell’abitacolo. Successivamente, per eludere i moderni sistemi elettronici di protezione, i malviventi procedevano alla rimozione e alla sostituzione delle centraline elettroniche, avvalendosi di apparecchiature dedicate alla programmazione di chiavi vergini o preposte alla cancellazione delle codifiche degli immobilizzatori.
La recrudescenza
L’attività di indagine si è resa necessaria anche in considerazione di una massiccia recrudescenza del fenomeno criminale registrata a partire dai mesi estivi del 2021, coincisa con l’annullamento delle restrizioni anti Covid che facevano riferimento al divieto di spostarsi tra le regioni.
Stando a quanto rilevato dai carabinieri, alcune località che si affacciano sulla fascia costiera medio-bassa adriatica, per la presenza di comode vie di fuga verso la rete autostradale, sono state più esposte alle incursioni della banda, protagonista di una sorta di shopping notturno. Oltre alle Marche, la banda è accusata di furti avvenuti a Francavilla a Mare, Bisceglie, Campobasso, Bari e Latina.
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