In arrivo dalla Puglia per rubare auto nelle Marche, scacco alla gang pendolare: 5 arresti ad Ancona

In arrivo alla Puglia per rubare auto, scacco alla gang pendolare: 5 arresti
In arrivo alla Puglia per rubare auto, scacco alla gang pendolare: 5 arresti
di Federica Serfilippi
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Venerdì 19 Maggio 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 19:31

ANCONA  - Dalla Puglia alle Marche per fare il pieno di auto da rubare. Dopo indagini serrate da parte dei carabinieri della Compagnia di Osimo è finita sotto scacco la gang capace di mettere a segno 38 furti nel giro di soli tre mesi. I militari, con la misura cautelare varata dal gip, hanno arrestato cinque cerignolani con l’accusa di furto aggravato in concorso. Per loro si sono aperte le porte del carcere di Foggia. Al quintetto vengono attribuiti 24 furti compiuti nelle Marche e altri 14 avvenuti tra il Molise, la Puglia e il Lazio. 

 

Il modus operandi


La banda agiva principalmente di notte e puntava alle auto parcheggiate in strada.

Da quanto emerso, mirava soprattutto a un certo tipo di modelli: Alfa Romeo Stelvio, Volkswagen Golf, Polo, T-Cross, T-Roc, Seat Leon e Peugeot 3008. L’indagine ha preso il via proprio dopo il furto di una Stelvio, rubata il 16 luglio del 2021 a Marcelli. Da quella data, gli investigatori si sono messi sulle tracce della banda, riuscendo piano piano a mettere insieme i pezzi di un puzzle investigativo. Stando agli inquirenti, la banda si sarebbe divisa in vari gruppi, formati da due a quattro soggetti, a bordo di una sola auto. Con questa si recavano nella città scelta per il furto e poi tornava subito nel luogo di provenienza, entro le prime ore dell’alba. I furti che sono rimasti solo tentati o il successivo rinvenimento del veicolo prima dello smontaggio delle sue parti, ha contribuito a comprendere come avveniva il colpo. 


I veicoli, i cui furti non sono stati portati a compimento, presentavano infatti la forzatura delle portiere, necessaria per introdursi nell’abitacolo. Successivamente, per eludere i moderni sistemi elettronici di protezione, i malviventi procedevano alla rimozione e alla sostituzione delle centraline elettroniche, avvalendosi di apparecchiature dedicate alla programmazione di chiavi vergini o preposte alla cancellazione delle codifiche degli immobilizzatori. 


La recrudescenza 


L’attività di indagine si è resa necessaria anche in considerazione di una massiccia recrudescenza del fenomeno criminale registrata a partire dai mesi estivi del 2021, coincisa con l’annullamento delle restrizioni anti Covid che facevano riferimento al divieto di spostarsi tra le regioni.


Stando a quanto rilevato dai carabinieri, alcune località che si affacciano sulla fascia costiera medio-bassa adriatica, per la presenza di comode vie di fuga verso la rete autostradale, sono state più esposte alle incursioni della banda, protagonista di una sorta di shopping notturno. Oltre alle Marche, la banda è accusata di furti avvenuti a Francavilla a Mare, Bisceglie, Campobasso, Bari e Latina. 

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