ANCONA - De Amicis e Podesti: in settimana si saprà il destino di queste due scuole. C’è un filo conduttore che lega la primaria di corso Amendola al plesso della Podesti in via Urbino. A giorni, infatti, si saprà quando riaprirà, dopo i lavori di ristrutturazione, la De Amicis, ma si conoscerà anche il destino della Podesti, lesionata dal terremoto: potrebbe essere demolita e ricostruita, oppure ristrutturata senza bisogno di abbatterla.
Destini incrociati anche se si tratta di storie differenti. A cominciare proprio dalla media Podesti, danneggiata dalle scosse del 9 novembre.
«Il plesso è stato edificato negli anni ‘60 quando vi erano delle regole edilizie ben diverse da quelle attuali tanto che la struttura attigua, costruita negli anni ‘80, non ha subito alcuna lesione - spiega Tiziana Borini, assessore alla Pubblica istruzione -. Dalle verifiche fatte sono emersi dei danni strutturali alla media Podesti tanto che oltre ai vigili del fuoco è intervenuto l’ufficio tecnico del Comune. Sono stati fatti degli studi, nulla è stato lasciato al caso al punto che entro la fine dell’anno ci sarà un incontro con i responsabili che hanno eseguito il sopralluogo».
Le ipotesi
Per il momento è impossibile fare previsioni circa il futuro della Podesti. «Sono due le ipotesi al vaglio - spiega Borini -: un’eventuale ristrutturazione antisismica con i costi da valutare o in alternativa la demolizione del complesso con successiva ricostruzione, i cui tempi sono tutti da definire». Nel frattempo sui muri della scuola sono stati esposti degli striscioni da parte dei residenti, che sottolineano l’importanza del recupero della scuola per l’intero quartiere. Una forma di protesta che non è sfuggita all’amministrazione comunale. «Vedere quelle lenzuola appese – dice la Borini – ha creato tanta amarezza. I danni provocati dal terremoto non sono certo imputabili al Comune. Ci siamo ritrovati a gestire questa situazione e per ridurre i disagi tutte le classi delle Podesti sono state spostate alla scuola Tommaseo. Abbiamo messo a disposizione anche dei mezzi della Conerobus con tanto di fermate supplementari. Essere riusciti a traslocare l’intera scuola da via Urbino a via Fanti, sede della Tommaseo, corpo docente compreso, è stato un mezzo miracolo ma certi sforzi organizzativi a volte non vengono apprezzati».
E c’è attesa per la riapertura della De Amicis: la data certa circa la riapertura della scuola elementare in corso Amendola dove sono stati eseguiti lavori per oltre 2 milioni di euro.
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