Ancona, i rincari della sosta?: «Basta che con i soldi, si realizzino altri park»

Ancona, i rincari della sosta?: «Basta che con i soldi, si realizzino altri park»
Ancona, i rincari della sosta?: «Basta che con i soldi, si realizzino altri park»
di Antonio Pio Guerra
4 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Febbraio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 13:47

ANCONA «Aumentare le tariffe? Magari, a patto che però i soldi vengano investiti in nuovi parcheggi». La mano tesa dei commercianti del centro storico è rivolta all’assessore Stefano Tombolini. Era stato proprio il titolare dei Lavori pubblici, ieri, a rilanciare sul Corriere Adriatico l’idea di un balzello per finanziare la sistemazione delle strade. Un’idea che non trova contrari, almeno nel principio, gli operatori. «Alla fine dieci centesimi in più non ti cambiano la vita» osserva Giancarlo Gioacchini, proprietario dell’omonima galleria d’arte. Anche perché, i problemi del centro sono ben altri. «Il parcheggio non c’è mai, ce ne vorrebbero di più» secondo Paola Meldolesi del negozio d’abbigliamento Meldolesi Sport.

L’ambiente

Lei e le sue colleghe arrivano a lavoro sempre in motorino per evitare di dover girare per ore a caccia di un posto. «Proprio il dover girare per cinque o sei volte tutto il centro è quello che poi ti crea il traffico e lo smog» fa notare Michele Zannini del bar Giuliani.

Di qui la proposta: «investire il denaro in altri parcheggi». «Magari» commenta l’idea Michele Manna, titolare dell’ottica di piazza Roma. Che solleva una questione interessante. «Quelli che parcheggiano in divieto di sosta (e ce ne sono tanti in centro, ndr) non è che non vogliano pagare il ticket ma semplicemente non hanno la possibilità di farlo». «Io stesso - continua - devo spesso girare per 45 minuti per trovare posteggio». «Ed io sono motivato a farlo perché devo andare a lavorare. Siamo sicuri che la stessa pazienza ce l’abbiano anche i clienti?» si domanda. «Alla fine, la gente si stanca e va nei centri commerciali dove il parcheggio è gratis e pure vicino» fa Meldolesi. Specie ora che il centro è una cornucopia di cantieri che "mangiano" stalli già latitanti. Quei dieci centesimi in più all’ora - circa un milione all’anno secondo il Comune - potrebbero allora servire per investire su infrastrutture risolutive. Che magari, una volta ripagate, andranno pure a generare profitto. Ok, ammesso di avere la voglia ed i soldi per farlo, dove costruire questi nuovi parcheggi? Per inciso: il San Martino è ormai fuori dai giochi. «Parlando da cittadino, l’idea di un park all’ex Savoia aveva stuzzicato un po’ tutti» ricorda Zannini. «Il porto potrebbe essere un’alternativa facile ed immediata» rilancia Manna. Certo, c’è da prendere accordi con l’Autorità portuale. Tema diverso, invece, se il fronte è quello dei residenti. Nell’idea al vaglio della giunta, infatti, un aumento di una decina di euro all’anno potrebbe riguardare anche gli abbonamenti loro riservati. «Questo sarebbe più grave» secondo Gioacchini. «Come puoi aumentare le tariffe a chi ha già tanti problemi anche solo a trovarlo il posto per cui paga?» aggiunge. Discorso simile per i park coperti. Per quelli, l'idea di un surplus è decisamente più impopolare. «Le tariffe sono già alte, il ritocchino non sarebbe giusto» sostiene Zannini. L’intera questione parcheggi, è ormai chiaro, punge più del gambo di una rosa. Ma serve una soluzione, e pure veloce. «Se non vogliono che il centro si trasformi in un deserto» avverte Meldolesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA