ANCONA - Tra le mura domestiche la vita di una donna egiziana sarebbe stata un inferno. Liti continue con il marito, sfociate in aggressioni verbali e fisiche, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso. È finito a giudizio con la duplice accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate un egiziano di 54 anni, denunciato nel 2019 dall’ormai ex moglie, che per chiedere aiuto si era rivolta alla polizia.
Ieri, davanti al giudice Pietro Merletti, si è aperta l’istruttoria con l’audizione dei testimoni dell’accusa.
L’istruttoria
Sono stati chiamati a deporre gli agenti della Squadra Mobile e della Scientifica che si erano occupati del caso.
Gli insulti
Alla botte avrebbero fatto seguito gli insulti e le minacce: «Sei scema, sei stupida, sei sporca, vai a morire». Dopo la denuncia sporta contro l’uomo, la vittima si è allontanata dalla città dorica. Ma si è costituita parte civile contro l’ex marito, difeso d’ufficio dall’avvocato Giacomo Curzi. Il giudice ha rinviato il procedimento al 4 luglio: verranno sentiti altri testimoni, poi ci sarà la sentenza.