ANCONA - È domenica, splende il sole. Tutti in casa per paura del Covid? Figuriamoci. L’incubo del contagio non ferma gli anconetani. Parchi, piazze, centri commerciali: perfino le spiagge ieri erano piene, con tato di pranzo al sacco e surfisti a Portonovo. La voglia di vivere supera il terrore del nemico invisibile. E allora, tutti fuori, come se nulla fosse, come se il bollino arancione tendente al rosso, collocato sulle Marche, non fosse un monito sufficiente per limitare le uscite.
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Liberi tutti
La corsa alla zona franca è scattata sin dalle prime ore del mattino. «Dove possiamo andare oggi?». «Una passeggiata in centro?». «Ma è tutto chiuso». «No, c’è l’asporto». Fortuna quello. La tradizione della pastarella domenicale è rispettata. Cabaret guarnitissimi per imbandire le tavole, con un orecchio al telegiornale che continua a parlare di contagi, di ospedali in apnea, di morti. Ma bastava fare un salto ieri mattina (e pure al pomeriggio) in centro per rendersi conto che, tutto sommato, la vita va avanti a prescindere dal Coronavirus. Il mercatino di Campagna Amica della Coldiretti, lungo corso Garibaldi, è diventato un’attrazione. Pieno così, adulti, nonni, bambini. Tutti con la mascherina, per carità. Ma rispettare le distanze non è stato semplice.
Universo parallelo
Come non lo è stato in porto. Qui addirittura sembra un altro mondo. In 50 metri cambia tutto. Al di qua delle sbarre è tutto chiuso: i déhor sono tristemente racchiusi in nastri biancorossi, la gente prende il caffè da asporto e corre all’auto per consumarlo. Superi il varco di piazza della Repubblica ed è come essere catapultati in un universo parallelo perché qui, nell’area portuale, tutto (o quasi) è consentito. Merito dell’ordinanza che consente agli operatori di porti e aeroporti di esercitare l’attività di ristorazione, come negli Autogrill, pure la sera fino alle 22.
Lo shopping
A proposito: il Covid non ha frenato la corsa al regalo, anche se non è come negli anni passati. I negozianti del centro si lamentano degli scarsi acquisti: la gente preferisce comprare sul web o direttamente nei centri commerciali. Ma c’è un problema: alcuni sono fuori città e il divieto di oltrepassare il confine da un Comune all’altro, senza giustificato motivo, sta penalizzando l’area industriale a cavallo tra Camerano, Osimo e Ancona, vedi l’Ikea o il parco commerciale del Cargo Pier, insolitamente poco frequentati. In genere la domenica scoppiavano. Tutt’altra storia alla Baraccola. Qui gli affari vanno benone. Mediaworld, ad esempio, ieri pomeriggio era gonfio così, proprio come gli altri megastore specializzati nell’elettronica. Shopping che si è svolto sotto lo sguardo attento delle forze dell’ordine, impegnate in controlli congiunti del territorio predisposti dalla prefettura e dalla questura, a cui hanno preso parte polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani. Particolare attenzione è stata rivolta al rispetto delle normative anti-Covid nei luoghi più affollati per verificare che tutti indossassero la mascherina e per scongiurare assembramenti. Pattugliate la Baraccola, il centro, ma anche le frazioni di Candia e Varano per contrastare i furti nelle abitazioni. La polizia sabato ha identificato 78 persone e ha controllato 5 esercizi commerciali: erano tutti in regola.