ANCONA - C’era anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli alla seconda rappresentazione del presepe vivente andato in scena nella suggestiva cornice del porto antico, tra gli archi Clementino e Traiano. Un pomeriggio, come è successo martedì scorso, in cui gli anconetani, e non solo, non si sono lasciati sfuggire l’occasione per vedere da vicino lo splendido scenario allestito dai i figuranti, oltre 70, del presepe vivente di Pietralacroce che sono scesi al porto in occasione degli 800 anni dal primo presepe allestito a Greccio da san Francesco d Assisi.
Il significato
Una rievocazione simbolica, voluta dal Comitato con le Opere Caritative Francescane, perché san Francesco venne diverse volte ad Ancona per i suoi viaggi in Oriente. E durante la prima rappresentazione era stata accesa la lampada votiva, benedetta ad Assisi, che poi verrà portata a Betlemme. Il gran numero di visitatori, fra cui spiccava in incognito Mons. Angelo Spina, ha potuto ammirare lampi di vita vissuta della Palestina ai tempi della nascita di Gesù (a proposito questa volta ad interpretarne il suo ruolo, assieme ai genitori, alias Giuseppe e mari, è stato il piccolo Francesco, dopo che nella prima rappresentazione era stata una bambinella, Alice).
Disseminate nel percorso, preparato con grande cura dei particolari dal comitato di Pietralacroce, raccolto attorno al parroco don Paolo, cinque casette posizionate sul prato mentre sono state utilizzate una decina di stanze all’interno degli archi delle antiche mura portuali rappresentante ognuna i classici mestieri del tempo.