ANCONA A processo senza passare dall’udienza preliminare. Il pm Irene Bilotta ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per il 32enne albanese finito in carcere lo scorso settembre perché trovato in possesso di una pistola e 42 chili di cocaina. L’uomo, dal giorno dell’arresto operato dai carabinieri, si trova recluso nel carcere di Montacuto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Il processo nei suoi confronti si aprirà il 9 febbraio 2023.
Le accuse
Troppo evidente, stando alla procura, il quadro probatorio dipinto nel corso delle indagini e teso a individuare il 32enne come un corriere della polvere bianca da trasportare dall’Albania alla Lombardia, passando per le Marche.
La spola
Il punto cruciale della spola sarebbe stato il porto di Ancona. Di qui, l’ipotesi che quei 42 chili possano essere passati proprio per lo scalo. Da circa tre mesi, sempre secondo quanto è stato possibile ricostruire, il 32enne faceva base a Civitanova, con delle incursioni nel capoluogo marchigiano, dove era nascosto il tesoretto bianco che, se immesso sul mercato, avrebbe potuto fruttare circa dieci milioni di euro. Anche l’alloggio di Civitanova era stato perquisito, dando esito negativo.
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