Ancona, Mercato delle Erbe da rifare: il Covent Garden pronto fra 4 anni

Ancona, Mercato delle Erbe da rifare: il Covent Garden pronto fra 4 anni
​Ancona, Mercato delle Erbe da rifare: il Covent Garden pronto fra 4 anni
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Sabato 19 Novembre 2022, 03:45

ANCONA Corsa contro il tempo per non rallentare l’iter progettuale dei contenitori urbani inseriti nel Piano di rigenerazione. Quello che al momento è allo stato più avanzato, oltre alla Mole Vanvitelliana il cui progetto definitivo è già passato in giunta, è il Mercato delle Erbe, a cui la giunta ha dato delle linee di indirizzo alla progettazione definitiva. La road map della futura Covent Garden dorica è ben delineata: entro il 30 giugno 2023 deve essere assegnato l’appalto, entro il 31 dicembre 2024 occorre pagare almeno il 33% degli stati d’avanzamento lavori ed entro il 31 marzo 2026 vanno completate le opere. Pena la revoca dei finanziamenti. Costo totale dell’operazione: 5,3 milioni di euro. Risorse, per altro, già assegnate. Ma con lo sgambetto del terremoto, che sta occupando full time i tecnici comunali, il timore è di sottrarre forza lavoro alle opere del Pnrr e del bando Rigenerazione urbana entrambe soggette a deadline inderogabili. Altrimenti addio finanziamenti.

La struttura

Neanche un mese fa il Comune aveva diramato una nota in cui venivano presentate le linee di progettazione della nuova struttura: dovrà essere biocompatibile ed ecosostenibile, considerando la salubrità quale valore aggiunto di una progettazione non basata soltanto su una somma di tecnologie, ma su un insieme dialogante tra materiali a basso impatto ambientale (rinnovabili, durevoli, riutilizzabili, riciclabili) e conoscenze tecnologiche innovative a disposizione.

Il nuovo Mercato delle Erbe dovrà rispettare tutti i canoni delle nuove strutture che entrano a pieno titolo a far parte delle best practice di rigenerazione urbana. Nel progetto di restyling verrà mantenuta la divisione dell’edificio su due livelli: il piano terra manterrà la destinazione attuale di mercato comunale, mentre il primo piano diventerà location di bar e ristoranti. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha già provveduto ad assegnare le future postazioni agli operatori del mercato. Infatti i concessionari dei banchi e dei box sono stati invitati in Comune, intorno alla metà di ottobre, per scegliere la nuova collocazione delle rispettive attività al termine dei lavori di riqualificazione.

Nel frattempo l’Università ha proceduto con il rilievo puntuale dell’intera struttura ed è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica, da cui è emerso che non sono necessari interventi strutturali rilevanti. Dunque l’attenzione sui progetti di rigenerazione urbana è massima. Ma per andare avanti sicuri è fondamentale che il governo nazionale conceda lo stato d’emergenza in seguito al sisma, così da poter attingere a risorse aggiuntive per scongiurare definitivamente ogni possibile intoppo.

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