ANCONA Corsa contro il tempo per non rallentare l’iter progettuale dei contenitori urbani inseriti nel Piano di rigenerazione. Quello che al momento è allo stato più avanzato, oltre alla Mole Vanvitelliana il cui progetto definitivo è già passato in giunta, è il Mercato delle Erbe, a cui la giunta ha dato delle linee di indirizzo alla progettazione definitiva. La road map della futura Covent Garden dorica è ben delineata: entro il 30 giugno 2023 deve essere assegnato l’appalto, entro il 31 dicembre 2024 occorre pagare almeno il 33% degli stati d’avanzamento lavori ed entro il 31 marzo 2026 vanno completate le opere. Pena la revoca dei finanziamenti. Costo totale dell’operazione: 5,3 milioni di euro. Risorse, per altro, già assegnate. Ma con lo sgambetto del terremoto, che sta occupando full time i tecnici comunali, il timore è di sottrarre forza lavoro alle opere del Pnrr e del bando Rigenerazione urbana entrambe soggette a deadline inderogabili. Altrimenti addio finanziamenti.
La struttura
Neanche un mese fa il Comune aveva diramato una nota in cui venivano presentate le linee di progettazione della nuova struttura: dovrà essere biocompatibile ed ecosostenibile, considerando la salubrità quale valore aggiunto di una progettazione non basata soltanto su una somma di tecnologie, ma su un insieme dialogante tra materiali a basso impatto ambientale (rinnovabili, durevoli, riutilizzabili, riciclabili) e conoscenze tecnologiche innovative a disposizione.
Nel frattempo l’Università ha proceduto con il rilievo puntuale dell’intera struttura ed è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica, da cui è emerso che non sono necessari interventi strutturali rilevanti. Dunque l’attenzione sui progetti di rigenerazione urbana è massima. Ma per andare avanti sicuri è fondamentale che il governo nazionale conceda lo stato d’emergenza in seguito al sisma, così da poter attingere a risorse aggiuntive per scongiurare definitivamente ogni possibile intoppo.