Ancona, per il traffico di sigarette
chiesti sette rinvii a giudizio

I controlli della Guardia di finanza
I controlli della Guardia di finanza
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 11 Maggio 2016, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 16:13
ANCONA - Formalmente diretti dalla Manifattura Tabacco Spa di Chiaravalle verso Paesi Extra Ue come Moldavia, Ucraina, in sospensione d'imposta, i carichi di sigarette sarebbero invece stati smistati in Belgio e Polonia per essere poi venduti “in nero” in diversi paesi europei, stando alle indagini avviate nel 2014 dalla Guardia di Finanza di Ancona nell'operazione Duty Free. Ora la Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio per sei persone - tra cui l'allora direttore generale della Manifattura Massimo Tarli e il responsabile per i rapporti esteri Luca Cecconi - e per la Mit, alla quale viene contestato l'illecito amministrativo legato alla condotta dei dirigenti. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA