ANCONA Va al Pat dell’ospedale di Loreto con un forte dolore al torace. Viene dimesso e muore nel giro di 24 ore per una dissecazione acuta dell’aorta del cuore. A distanza di quattro anni dalla tragedia, il decesso risale al 25 giugno 2019, l’Asur Marche-Area Vasta 2 (ora Ast) dovrà sborsare 323.951mila euro. Beneficiari saranno i familiari della vittima, un 49enne milanese che quell’estate si trovava nelle Marche in vacanza, ospite di una struttura ricettiva di Loreto.
L’inchiesta
La condanna è stata stabilita dal giudice civile Federica Minervini, dopo il ricorso presentato dai parenti del 49enne, assistiti dall’avvocato del Foro di Milano Giovanni Giorgino.
La relazione tecnica
Stando ai consulenti, «sulla base della sintomatologia riferita dal paziente il primo sospetto diagnostico da confermare (o escludere) era quello della sindrome coronarica acuta». Gli stessi, come riporta il giudice nella sentenza, avrebbero «dovuto completare gli accertamenti attraverso l’esclusione di altre possibili e temibilissime cause di dolore toracico, tra cui la dissezione aortica». Sarebbe stato il caso, questo si desume dalla relazione, di inviare il paziente a Torrette.
Le considerazione
Nonostante le condotte ritenute omissive, per il giudice «non è ravvisabile un nesso eziologico tra la condotta della struttura e dei sanitari e l’evento morte». Si può parlare, però, di «perdita di chance di sopravvivenza» in «una forbice compresa tra il 40 e il 50%». In definitiva, «non si può escludere che una diagnosi tempestiva avrebbe consentito di candidare» il paziente all’intervento chirurgico per cercare di sanare la dissecazione aortica. Valutato tutto questo, il giudice ha valuto il risarcimento in poco più di 300mila euro per la madre, il figlio e i fratelli del 49enne.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout