Ancona, malore fatale: Rolando muore a 61 anni nel deposito Conerobus ad un mese dalla pensione

Ancona, malore fatale: Rolando muore a 61 anni nel deposito Conerobus ad un mese dalla pensione
Ancona, malore fatale: Rolando muore a 61 anni nel deposito Conerobus ad un mese dalla pensione
di Claudio Comirato
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Martedì 3 Gennaio 2023, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 13:11

ANCONA - È entrato nel locale dove vengono assegnati i servizi, ha salutato alcuni colleghi e poi si è seduto. Dopo qualche istante è crollato a terra. Sono questi gli ultimi istanti di vita di Rolando Spegne Schiavoni, 61 anni, dipendente della Conerobus stroncato ieri mattina poco prima delle 7 da una crisi cardiaca al deposito di via Bocconi.

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Il dramma si è consumato in una manciata di secondi, sotto gli occhi increduli di decine di colleghi di lavoro pronti ad uscire con il mezzo dal deposito aziendale per prendere servizio.

Impegno al quale avrebbe dovuto assolvere anche Rolando, ma il destino glielo ha impedito.

L’allarme rosso

Subito dopo il malore, sono scattati i soccorsi che sono stati immediati. Basti pensare che alcuni colleghi di lavoro hanno iniziato il massaggio cardiaco mentre altri hanno applicato le piastre del defibrillatore al torace dei Schiavoni. Ma il suo cuore generoso non voleva essere defibrillato. Purtroppo non tutte le crisi cardiache possono essere trattate con il defibrillatore, strumento in grado di leggere il ritmo del cuore. Nel frattempo era stata inoltrata la richiesta di aiuto alla centrale operativa del 118. Sul posto oltre all’automedica è intervenuto un mezzo della Croce Gialla di Ancona. Per oltre 40 minuti il personale medico e infermieristico del 118, con il contributo dei militi della Croce Gialla, ha fatto di tutto per far ripartire il battito, sia con il massaggio cardiaco che con una massiccia terapia farmacologica. Sotto gli occhi smarriti e pieni di lacrime dei tanti colleghi di lavoro che attendevano fuori del locale, il medico del 118 è riuscito perfino ad intubare il paziente ma dopo 40 minuti di ininterrotta assistenza cardiopolmonare il corpo di Rolando Spegne Schiavoni è stato coperto con un telo bianco. 
Al deposito di via Bocconi è sceso un silenzio assordante, nel quale erano immersi i dipendenti dei Conerobus che hanno cercato di farsi coraggio uno con l’altro, mentre altri partiti per i servizi assegnati hanno cercato fino all’ultimo di avere notizie positive che purtroppo non sono arrivate. Un’alba di dolore, bagnata anche dalle lacrime della compagna di Rolando, avvisata di quanto stava accadendo al deposito di via Bocconi. Amato e benvoluto da tutti, Rolando era una persona perbene, dai modi sempre gentili e garbati. Sempre pronto ad aiutare il prossimo, nel suo Dna c’era la bontà e il sorriso sulle labbra era il marchio inconfondibile dell’autista gentile e disponibile con l’utenza e con i colleghi di lavoro. 

Il cordoglio 

Punto di riferimento dell’azienda, Rolando era entrato in Conerobus alla metà degli anni novanta e a fine mese sarebbe andato in pensione. Nella giornata di ieri sono arrivati messaggi di cordoglio da parte della direzione dia Conerobus e dell’amministrazione comunale tramite l’assessore ai Trasporti Ida Simonella. La salma di Rolando Spegne Schiavoni è stata composta presso la casa funeraria Tabossi in via della Montagnola mentre i funerali si terranno domani alle 14 presso la Chiesa del Cristo Divino Lavoratore a Piazzale Camerino.

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