Pienone in centro ad Ancona, si accende il Natale: «Una giornata perfetta»

Pienone in centro ad Ancona, si accende il Natale
Pienone in centro ad Ancona, si accende il Natale
di Andrea Maccarone
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Domenica 3 Dicembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 15:29

ANCONA «Una giornata perfetta». L’ha definita così, quella di ieri, l’assessore ai Grandi eventi Angelo Eliantonio in un post su Facebook, che sul progetto “Ancona che brilla” ha messo anima e corpo. C’è mancato poco che le forti raffiche di vento che ieri mattina hanno spettinato la città, causando pure qualche danno e disagio, mettesse i bastoni tra le ruote all’inaugurazione del Natale. Ma per fortuna già nelle prime ore del pomeriggio l’allerta meteo è diminuita d’intensità. 


«Una festa che unisce» 


 

Dunque il programma dell’accensione delle festività non ha subito ritocchi. La Giunta al completo si è fatta trovare pronta all’appello sotto il grande albero di Natale posto al centro di corso Garibaldi, all’altezza di piazza Roma.

Alle spalle dell’abete il maxi presepe, una delle novità dell’anno. La più evidente, senza dubbio, l’illuminazione tricolore che dall’alto ha fasciato la proménade principale, regalando alle festività un tono patriottico «che vuole avvolgere tutti gli anconetani in un abbraccio che unisce» ha affermato il sindaco Daniele Silvetti dal palco tappezzato di rosso, che stringendo tra le mani la Lampada della pace ha voluto lanciare un messaggio «di solidarietà fra i popoli».

Infatti la lampada salperà dal porto di Ancona per raggiungere Betlemme. «Costruiamo questa pace» è stato l’appello dal palco del monsignor Angelo Spina. Ma l’unione a cui ha fatto appello il sindaco è stata rivolta anche e soprattutto alla città di Ancona «che ha bisogno di trovare la sua coesione - ha detto -.Quello che stiamo facendo è dare un nuovo impulso al capoluogo. Lo facciamo costruendo progetti a lungo termine, ma anche nella quotidianità grazie al confronto con i cittadini. Insieme rilanceremo questa città.

Dopo i canti dei bambini del Coro Orlandini, alle 18 in punto il countdown per l’accensione delle luminarie e dell’albero. Con un pulsante wireless il sindaco ha ufficialmente illuminato la città. Un Corso gremito ha così accolto il Natale 2023, che brilla davvero di luci e allestimenti. 

Il concetto di passeggiata da mare a mare torna più forte che mai in questo primo Natale dell’era Silvetti. Infatti, tra le novità, spiccano le luminarie allestite lungo il Viale della Vittoria, da cui si accede, poi, in piazza Cavour dove il mercatino di Natale e la ruota panoramica hanno attirato anche ieri centinaia di visitatori. Non fosse per la temperatura primaverile, il colpo d’occhio è stato proprio quello di una città completamente calata nell’atmosfera natalizia. Tra renne e artisti di strada in perfetti costumi natalizi, il Corso e tutte le location coinvolte nel programma della kermesse sono state arricchite da una quantità importante di luci. Non per niente in assonanza con il titolo che l’Amministrazione ha trovato per il Natale 2023. Brilla. Sicuramente tanto.

Come il villaggio degli elfi in piazza Stamira. Tutti i bambini in fila all’ufficio postale di Babbo Natale per la consegna delle letterine. Accanto, la casetta dei supereroi con un Capitan America dai muscoli d’acciaio in posa per le foto di rito con i piccoli fan. Poco distante, in piazza Pertini, le giostre hanno trascinato i più piccoli nelle classiche attrazioni da luna park. 


Il sindaco, rivolto ai cittadini, ha rimarcato dal palco «di voler governare questa città insieme a tutti gli anconetani». Un appello alla coesione ribadito più volte durante il discorso: «Per dare una percezione diversa del capoluogo». Il cambio di passo, se non altro nella cifra stilistica degli allestimenti natalizi, senza dubbio si è sentita. I tanti presepi disseminati per la città, il tricolore acceso sul cielo del Corso. Insomma, la firma diversa c’è. Si sente. I riferimenti alle celebrazioni francescane, con la Lampada della pace che dal porto dorico, come fece nel 1219 San Francesco, arriverà in Terra Santa. Silvetti ha voluto creare un ponte tra la spiritualità del Natale e il patriottismo che fa da faro al suo concetto di governo della città. Un attaccamento ai colori nazionali che, dal suo punto di vista, dovrebbero unificare i sentimenti di tutti i cittadini. Al di là di qualche sparuto commento social, ieri in centro si è respirato tutto fuorché lo sdegno. 

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