Lavori fake: l'ex assessore di Ancona Manarini verso il processo, Bonci patteggia

Lavori fake: l'ex assessore di Ancona Manarini verso il processo, Bonci patteggia
​Lavori fake: l'ex assessore di Ancona Manarini verso il processo, Bonci patteggia
di Federica Serfilippi
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Sabato 17 Giugno 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 16:58

ANCONA Simone Bonci patteggia, l’ex assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini verso il processo. Il rinvio a giudizio per l’ex esponente della giunta Mancinelli è stato chiesto ieri mattina dal gip Carlo Masini nel corso dell’udienza preliminare nata dall’indagine su presunti lavori fantasma e atti falsi certificati in Comune. Nel mirino della procura - con contestazioni diverse - sono finiti in 12, tra imprenditori e dipendenti comunali. In quest’ultimo gruppo rientrano il geometra Gabriele Gatti e l’ingegnere Stefano Ronconi: anche per loro due è stato chiesto il rinvio a giudizio. 

 


I riti abbreviati


Partita a parte per chi, tra i 12 imputati, ha deciso di procedere con il rito abbreviato.

La procura ha chiesto 2 anni e 2 mesi di reclusione per Francesco Tittarelli e 2 anni e 8 mesi per Tarcisio Molini, entrambi imprenditori che avevano gestito degli appalti manutentivi per il Comune. Il patteggiamento è stato chiesto dall’ex dipendente comunale Simone Bonci (già condannato a 2 anni e mezzo per corruzione) e gli imprenditori Carlo Palumbi e Marco Duca. I due hanno già patteggiato a un anno e dieci mesi per il filone della corruzione, reato non contemplato in questa tranche dell’inchiesta esplosa nell’autunno del 2019 con una raffica di perquisizioni negli uffici di palazzo del popolo. Bonci dovrebbe patteggiare una pena inferiore ai 12 mesi, in continuazione con la precedente condanna. 


Le altre posizioni


La procura ha chiesto l’assoluzione (per gli abbreviati) e il non luogo a procedere (riti ordinari) per quattro indagati, con posizioni marginali. Sono tutti imprenditori e si tratta di: Giovanna Procaccia, Giuseppe Francucci, Tiziana Tittoni e Franco Scalzini. In merito alle istanze della procura, il giudice deciderà sugli eventuali rinvii a giudizio e sui riti alternativi nelle udienze del 7 luglio e del 29 settembre. 


Le contestazioni


Ieri in aula era presente alla discussione anche l’ex assessore Manarini, a cui viene attribuito il solo falso ideologico in concorso con Bonci, Ronconi e tre imprenditori per aver – ipotizza la procura – falsificato la data dell’affidamento di alcuni lavori (circa 55mila euro) al Passetto, spostandola da gennaio 2019 a dicembre 2018. La retrodatazione, dice l’accusa, avrebbe consentito al Comune dorico di mantenere un finanziamento per i lavori del Passetto. Più in generale, il capo d’imputazione parla della sottoscrizione di falsi atti relativi all’affidamento e alla esecuzione di lavori che sarebbero stati liquidati alle ditte coinvolte ma realizzati solo in parte o non eseguiti affatto.

Tra i cantieri fantasma o parzialmente avviati, la procura ha conteggiato opere relative ai cimiteri di Tavernelle, Pinocchio, Candia e all’impermeabilizzazione della copertura del parcheggio Traiano. Falso, abuso d’ufficio e truffa i reati contestati a vario titolo. 

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