ANCONA Simone Bonci patteggia, l’ex assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini verso il processo. Il rinvio a giudizio per l’ex esponente della giunta Mancinelli è stato chiesto ieri mattina dal gip Carlo Masini nel corso dell’udienza preliminare nata dall’indagine su presunti lavori fantasma e atti falsi certificati in Comune. Nel mirino della procura - con contestazioni diverse - sono finiti in 12, tra imprenditori e dipendenti comunali. In quest’ultimo gruppo rientrano il geometra Gabriele Gatti e l’ingegnere Stefano Ronconi: anche per loro due è stato chiesto il rinvio a giudizio.
I riti abbreviati
Partita a parte per chi, tra i 12 imputati, ha deciso di procedere con il rito abbreviato.
Le altre posizioni
La procura ha chiesto l’assoluzione (per gli abbreviati) e il non luogo a procedere (riti ordinari) per quattro indagati, con posizioni marginali. Sono tutti imprenditori e si tratta di: Giovanna Procaccia, Giuseppe Francucci, Tiziana Tittoni e Franco Scalzini. In merito alle istanze della procura, il giudice deciderà sugli eventuali rinvii a giudizio e sui riti alternativi nelle udienze del 7 luglio e del 29 settembre.
Le contestazioni
Ieri in aula era presente alla discussione anche l’ex assessore Manarini, a cui viene attribuito il solo falso ideologico in concorso con Bonci, Ronconi e tre imprenditori per aver – ipotizza la procura – falsificato la data dell’affidamento di alcuni lavori (circa 55mila euro) al Passetto, spostandola da gennaio 2019 a dicembre 2018. La retrodatazione, dice l’accusa, avrebbe consentito al Comune dorico di mantenere un finanziamento per i lavori del Passetto. Più in generale, il capo d’imputazione parla della sottoscrizione di falsi atti relativi all’affidamento e alla esecuzione di lavori che sarebbero stati liquidati alle ditte coinvolte ma realizzati solo in parte o non eseguiti affatto.
Tra i cantieri fantasma o parzialmente avviati, la procura ha conteggiato opere relative ai cimiteri di Tavernelle, Pinocchio, Candia e all’impermeabilizzazione della copertura del parcheggio Traiano. Falso, abuso d’ufficio e truffa i reati contestati a vario titolo.