Incendio nella casa abbandonata, tre giovani in fuga: la polizia dà la caccia ai baby piromani di Posatora

I vigili del fuoco e la polizia intervenuti a Posatora
I vigili del fuoco e la polizia intervenuti a Posatora
di Stefano Rispoli
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Domenica 15 Maggio 2022, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 17:03

ANCONA - Li hanno visti allontanarsi di corsa. Due ragazzi e una ragazza, sui 16-17 anni. Sono stati loro, sostengono i testimoni, ad aver dato fuoco a un materasso all’interno di una dimora abbandonata, nel tardo pomeriggio di ieri in via Posatora, di fronte al ristorante Sopravento. Ed è forte il sospetto che i tre giovani siano i responsabili di un atto di vandalismo avvenuto in questi giorni in un’abitazione in corso di ristrutturazione accanto a quella in cui si è sviluppato l’incendio.

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Sono stati i proprietari dell’appartamento in via di restyling, che erano sul posto per monitorare la situazione, a dare l’allarme ieri attorno alle 19,30.

Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a domare il rogo. Con loro, la polizia. Gli agenti della Squadra Volante stanno indagando su quanto successo, sia per risalire alle origini dell’incendio (i vandali avrebbero dato fuoco a un materasso, forse per gioco), sia per individuare i presunti baby piromani che si sarebbero introdotti nell’immobile abbandonato dopo aver sfondato la porta d’ingresso. Ad accorgersene sono stati i proprietari dell’altro appartamento. I muratori, durante i lavori di ristrutturazione, qualche giorno fa hanno trovato un muro imbrattato con scritte-spray e un altro con l’intonaco bucherellato (era stato appena rifatto), così hanno avvertito i committenti dei lavori. Durante un sopralluogo, ieri pomeriggio, hanno visto uscire dalla casa disabitata i tre ragazzini, che poi si sono allontanati di corsa. Poco dopo, hanno visto del fumo fuoriuscire dalle finestre e hanno immediatamente dato l’allarme al 112. Toccherà ora alla polizia stabilire se quei giovani siano davvero i responsabili sia degli atti vandalici, sia del rogo. 

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