Il mago del gioco nascondeva le vincite ma prendeva il reddito di cittadinanza. Diceva: «Sono povero»

La Finanza: «Non ha dichiarato 25.276 euro di introiti da scommesse sportive»

Il mago del gioco nascondeva le vincite ma prendeva il reddito di cittadinanza. Diceva: «Sono povero»
Il mago del gioco nascondeva le vincite ma prendeva il reddito di cittadinanza. Diceva: «Sono povero»
di Stefano Rispoli
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Martedì 5 Marzo 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:09

ANCONA Dichiarava al Fisco di essere indigente, senza un lavoro, senza entrate fisse. Eppure la Dea bendata era dalla sua parte, visto che al gioco era infallibile. Scommetteva un po’ su tutto sulle piattaforme online: calcio, altri sport, poker. C’è solo un problema: si dimenticava di dichiarare le sue vincite, non di poco conto visto che nel 2017 aveva incassato più di 124mila euro. Eppure il suo Isee risultava minimo, tale da consentirgli di percepire (indebitamente, per la pubblica accusa) il Reddito di cittadinanza. 

Il calcolo

Il 50enne anconetano ora si ritrova a processo per aver ricevuto dallo Stato, senza averne diritto, accrediti per 13.203 euro nel periodo che va dall’aprile 2019 al novembre 2020. Ad attivare il procedimento penale è stata la Guardia di Finanza di Ancona a seguito di un accertamento sulla posizione economica dell’imputato, uno scommettitore seriale che sui social teneva anche dei corsi su come vincere facile.

Ieri in tribunale il giudice Tiziana Fancello ha ascoltato il finanziere che ha condotto le indagini e che ha segnalato l’uomo alla procura nel dicembre 2020. Secondo l’accusa, nel marzo 2019 il 50enne (che oggi si trova agli arresti domiciliari per un altro reato) avrebbe presentato una domanda all’Inps (accolta il mese successivo) per ottenere il reddito di cittadinanza, dichiarando il suo stato di indigenza legato al fatto che non lavorava e che nemmeno la compagna convivente aveva un’occupazione fissa. Tuttavia, gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno scoperto che un reddito lo percepiva, e nemmeno basso: investiva nel gioco online, ma ometteva di dichiarare le vincite. Il periodo preso in considerazione riguarda il 2019 e il 2020: nel complesso avrebbe “nascosto”, in sede di presentazione della domanda per il Rdc, un introito complessivo di 25.276 euro. Dunque, per l’accusa, non avrebbe mai dovuto ricevere dallo Stato sussidi per 13.203 euro. L’imputato, difeso dallo studio associato Martini-Bolognini, verrà ascoltato il prossimo 15 aprile.

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