ANCONA - C’è da partire da un dato di fatto: i fidanzati-writer denunciati dalla polizia per gli scarabocchi a San Pietro rappresentano solo due vandali in un mare magnum dove vince il degrado. Perché basta guardarsi attorno - sui muri, sulle panchine, sui monumenti storici - per capire che mezza città è tappezzata da graffiti abusivi. Un’emergenza, ormai, riscontrabile sia in centro che nelle zone periferiche.
E la domanda è: ma chi pulisce per questi sgorbi? Bene, senz’altro, l’indagine della Squadra Mobile, l’assist fornito dalla telecamere cittadine e l’eventuale procedimento penale che verrà incardinato, ma il danno è fatto.
Lo sfregio
Gli sgorbi ancora stanno lì dove sono stati disegnati la notte del 21 ottobre, tra la finestra dell’istituto Pie Venerini, la scalinata pubblica di via San Cataldo e il camminatoio compreso tra via San Cataldo e via San Pietro.
Il nodo
Ora ci sono da risolvere gli altri nodi, nell’attesa che arrivi l’annunciata ordinanza anti-writer per multare chi viene sorpreso a imbrattare la città. Dal punto di vista logistico sarà più semplice prendere i vandali, perché verrà ammodernata la centrale operativa della polizia locale e il sistema di videosorveglianza sarà collegato a quello delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri. In questo modo, tutti vedranno tutto.
E speriamo che sia veramente la volta buona per mettere un freno a un’emergenza che sembra essere senza fine e che, a volte, ha lasciato impuniti i writer seriali. Si veda il caso del vandalo innamorato di Sara, o degli sgorbi che campeggiano da tempo sugli arredi della pineta, o dei tre vandali assolti recentemente dal giudice, uno per non aver commesso il reato, due per la particolare tenuità del fatto contestato. Erano accusati di aver imbrattato i portici di piazza Cavour, l’area dei Rinoceronti di piazza Pertini, il muro della Corte dei Conti e altre location cittadine.
Il blitz
Uno degli ultimi blitz ha portato gli usurpatori in via XXIX Settembre. I vandali hanno imbrattato le mura e le vetrine di alcuni negozi, lasciando firme ma anche veri e propri graffiti. Là vicino c’è Porta Pia: neanche il monumento storico è stato risparmiato da pennarelli e bombolette colorate. Sulla pavimentazione, appena era stata posata, era comparsa una scritta sull’esistenza dell’amore. Sembra che tutto sia una lavagna. E che ogni giorno Ancona si svegli con qualche scritta in più.