Ancona, dimenticata e coperta alle erbacce: l'antica strada romana del Ghettarello non c'è più

Ancona, dimenticata e coperta alle erbacce: l'antica strada romana del Ghettello non c'è più
Ancona, dimenticata e coperta alle erbacce: l'antica strada romana del Ghettello non c'è più
di Claduio Comirato
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 04:50

ANCONA - Un pezzo di storia della città di Ancona, purtroppo poco conosciuta, giace in uno stato di completo abbandono. Ad essere chiamato in causa è un tratto di strada risalente al I secolo d.C. che si trova proprio nei pressi della frazione di Ghettarello, non distante dall’incrocio con via Madonetta. Un selciato di blocchi di roccia scoperto nel 2012, che si estende per 23 metri e che secondo gli studiosi rappresentava un collegamento tra il porto di Ancona e la Flaminia.

Il paragone

Realizzata con cubi di materiale argilloso, la strada è un capolavoro dell’architettura del periodo romano con i blocchi posizionati a schiena d’asino con la parte esterna della carreggiata che mostra una serie di scanalature per ospitare le ruote dei carri e soprattutto consentire il deflusso delle acque piovane. Il manto stradale, molto probabilmente, a suo tempo era poi stato ricoperto da uno strato di ghiaia per ammortizzare il passaggio dei carri che dal porto di Ancona risalivano verso l’interno per ricollegarsi con la Flaminia. 
Particolari, questi, che fino a pochi mesi fa erano visibili in quanto la strada, seppur delimitata da una rete, si faceva ammirare in tutta la sua bellezza, compreso una sorta di capitello stradale.

Ora tutto questo non è più possibile in quanto l’intera area è letteralmente invasa da erbacce ed arbusti al punto tale che non si riesce più ad intravedere il selciato del periodo romano. La strada storica< risulta essere all’interno di un area delimitata con tanto di reti di proprietà dell’Enav, ente nazionale di assistenza al volo la cui stazione radio si trova proprio sulla sommità del Ghettarello.

L’intervento

Nei mesi scorsi in zona erano intervenuti i carabinieri del Nucleo tutela del Patrimonio, i quali avevano eseguito dei rilievi girando poi una comunicazione scritta alla Soprintendenza delle Marche facendo presente lo stato in cui versa il sito archeologico. Nonostante ciò, l’intera zona è rimasta invasa da erbacce ed arbusti che di fatto impediscono la visione di questa strada in un area dove nell’arco degli anni sono stati trovati e scoperti diversi reperti storici.

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