Senigallia maglia nera dei contagi. ​Il sindaco: «Troppe feste, tolleranza zero». Ecco la top ten della provincia di Ancona

Senigallia maglia nera dei contagi. Il sindaco: «Troppe feste, tolleranza zero». Ecco la top ten della provincia di Ancona
Senigallia maglia nera dei contagi. ​Il sindaco: «Troppe feste, tolleranza zero». Ecco la top ten della provincia di Ancona
di Sabrina Marinelli
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 08:34

SENIGALLIA - Due vittime del Covid si registrano a Senigallia, la città più “contagiosa” della provincia, seconda a livello regionale con 496 “positivi attuali”, più di Ancona e seconda solo a Pesaro (633). A perdere la vita negli ultimi giorni sono stati due uomini, un 61enne ricoverato all’inizio del mese, e un 94enne da domenica al Pronto soccorso dove è morto martedì notte. Entrambi con patologie pregresse. Ieri nel reparto di emergenza c’erano otto persone positive ricoverate. Il numero più alto di questa nuova ondata. Ieri sono arrivate tre donne senigalliesi, una 59enne non vaccinata, una 53enne vaccinata e una 89 vaccinata. 

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I precedenti
Si aggiungono ai cinque già ricoverati dal giorno precedente di cui due di Montemarciano, un 70enne vaccinato e un 76enne non vaccinato, un 76enne di Senigallia non vaccinato, un 50enne di Marotta non vaccinato e un 58enne di Mondolfo non vaccinato.

La gente è preoccupata rispetto a questa impennata di casi che sta coinvolgendo soprattutto l’ambito scolastico. La scorsa settimana un genitore della primaria Puccini, Francesco Tagliamonte, aveva lanciato un appello al sindaco chiedendo di chiudere le scuole, visto il contagio che ha portato fino a 22 classi in quarantena in città. 


L’appello
Appello che molti stanno rilanciando negli ultimi giorni. «Mi attengo a quello che mi dicono le autorità sanitarie, il servizio di prevenzione e il distretto sanitario con cui il confronto è quotidiano – interviene il sindaco Massimo Olivetti – mi segnalano che le scuole sono sicure, non è lì che i bambini contraggono il virus, dal momento che indossano sempre le mascherine. Si vedono infatti anche all’esterno, alle feste e in altre circostanze quindi chiudere le scuole non risolverebbe nulla». In diversi casi le feste di compleanno hanno scatenato dei focolai. «Non serve chiudere la scuola ma, nel momento in cui dovessero chiedermelo dall’Asur, lo farò – aggiunge il sindaco – fermo restando che per averle chiuse sabato, quando c’è stata l’allerta meteo, mi sono beccato gli insulti di molti genitori». Sono poche ancora le famiglie che tengono i figli a casa d’iniziativa, molte lo faranno dalla prossima settimana. Tra le lamentele ricevute dal sindaco ci sono quelle di genitori che a Natale devono partire per andare in vacanza e non vorrebbero nel frattempo finire in quarantena. «Per fortuna la settimana prossima inizieranno le vaccinazioni pediatriche – prosegue Olivetti – nel frattempo continuo a ribadire di rispettare le norme. Ho ricevuto in Giunta il comandante della polizia locale Barbara Assanti, con cui abbiamo fatto il punto e a cui ho chiesto una tolleranza zero verso chi sgarra perché ormai le regole le conosciamo tutti e non possiamo permetterci di ignorarle». A tal proposito il comandante Assanti ricorda che «l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, dove ci sono assembramenti di persone, è obbligatoria dal 26 marzo 2020». Finora i vigili hanno invitato ad indossarla, adesso invece sanzioneranno chi verrà trovato in difetto.

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