»ANCONA “Gentile cliente, con la presente comunicazione la informiamo che il nostro sistema automatico Inps ha indicato che lei soddisfa tutti i requisiti e le condizioni per recuperare l’importo di 715 euro sui contributi pagati nell’anno 2022. Tuttavia, abbiamo provato ad effettuare il pagamento dell’importo indicato tramite bonifico bancario, ma l’operazione non è andata a buon fine perché i suoi dettagli bancari che sono in nostro possesso risultano errati o incompleti. Per completare il processo di pagamento la invitiamo a visitare il nostro sito per aggiornare le sue coordinate bancarie».
L’sms
Ecco il contenuto del messaggio che è arrivato via Whatsapp ad alcuni pensionati anconetani, con tanto di logo dell’Inps.
Nei giorni scorsi si sono moltiplicate le segnalazioni da parte delle potenziali vittime: tuttavia, il mittente non può essere ricontattato in quanto le schede sim utilizzate per questi raggiri telefonici di solito restano operative meno di un giorno, quanto basta per inviare decine di messaggi ad ignare persone. Nei giorni scorsi, invece, sempre nel quartiere Adriatico era stato consumato un raggiro di tipo diverso: un’intera famiglia ostaggio al telefono di tre impostori, uno dei quali si è fatto consegnare da un’anziana gioielli per 5mila euro con la scusa di un debito da risanare accumulato dal nipote.
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