Il capoluogo continua a perdere residenti: sempre più single e anziani

Il capoluogo continua a perdere residenti: sempre più single e anziani
Il capoluogo continua a perdere residenti: sempre più single e anziani
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Martedì 11 Febbraio 2020, 03:55

ANCONA - Meno residenti, sempre più anziani e single. Dove le culle sono sempre più vuote, i matrimoni in crollo verticale e le unioni civili una rarità. Con 14.1418 cittadini di 124 nazionalità diversa che rappresentano il 14,3% dei 100.512 anconetani. Una popolazione tornata ai livelli del 2016. Gli uffici Anagrafe, Stato Civile e Statistica del Comune hanno scattato la foto del capoluogo al 31 dicembre 2019 dove emerge la perdita complessiva di 530 residenti per l’intrecciarsi di più fattori. 

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La diminuzione si distribuisce quasi equamente anche se sono sempre più numerose le donne (52.209) rispetto agli uomini (43.303), con un’età media di 45 anni per gli uomini e a 49 per le donne. Sono stati iscritti 647 bimbi (646 nel 2018), ma in sei anni Ancona ha registrato 100 nati in meno (747 del 2013). I deceduti passano dai 1.087 del 2018 ai 1.127 del 2019, per un -480. Il che si traduce in un progressivo invecchiamento della popolazione, dove ci sono 44 ultracentenari. Tanto che è in aumento l’area degli ultra65enni: 26.428 contro i 26.228 del 2018 (24.545 del 2017). Quasi il doppio dei minori che a fine 2019 erano 15.586 contro i 14.799 del 2018. Culle vuote e famiglie sempre più single. Tra i 47.144 nuclei familiari del 2019 (47.260 del 2018) quelli più numerosi infatti sono quelle composte da un singolo individuo: 19.338 (18.764 nel 2016), da due componenti 12.739 nel 2019 contro le 12.693 del 2017. Tra le curiosità aumentano le famiglie numerose. Quelle con 6 componenti raggiungono quota 381, 105 quelle con 7, 36 da 8 anconetani; 11 da 9 e 7 quelle con 10 o più familiari. Anconetani sempre più allergici a scambiarsi promesse eterne.

Continuano a diminuire i matrimoni: nel 2019 ne sono stati celebrati 200 (256 del 2017) di cui 131 civili e 69 religiosi. Mentre sono diventate una rarità le unioni civili: appena tre quelle celebrate lo scorso anno. Quando invece nel 2018 ne erano state registrate 56. Raddoppiano le convivenze di fatto, passate dalle 27 del 2018 alle 53 dello scorso anno.

Per quanto riguarda gli stranieri residenti in città, a fine 2019 l’Anagrafe ne ha registrati 14.418 rispetto ai 14.026 del 2018 e ai 13.426 del 2017. Complessivamente in città sono presenti rappresentanti di 124 nazioni, la comunità più rappresentata è quella rumena con 2.802 unità (dai 2.573 del 2017, 2.701 unità del 2018). Stesso trend anche per gli originari del Bangladesh che passano dai 1.780 del 2018 ai 2.037 del 2019, diminuiscono invece gli albanesi dai 1.425 del 2018 a 1.388 del 31 dicembre.

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