Canonici, addio cartoleria: stop
all’attività dopo quasi un secolo

Canonici, addio cartoleria: stop all’attività dopo quasi un secolo
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Domenica 4 Settembre 2016, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 19:36
ANCONA - Se ne va uno degli ultimi baluardi del commercio storico anconetano. Dopo la libreria, anche la cartoleria Canonici decide di chiudere i battenti e porre fine a un negozio diventato col tempo l’emblema di corso Garibaldi. Ieri, è stato l’ultimo giorno per la titolare Giuliana, moglie del compianto Tarcisio Canonici, scomparso lo scorso novembre, e la figlia Anna. Una giornata trascorsa tra i ricordi di un passato costellato da successi e i sogni di un futuro che sarà lontano da un esercizio che ha sfiorato il traguardo del centenario di attività. Sarebbe caduto nel 2025. Ma per la famiglia Canonici è giunta l’ora di prendersi una pausa.

Ora, dopo il riposo domenicale, sarà la volta dell’allestimento per la svendita totale che inizierà il prossimo venerdì. E c’è da aspettarsi il boom di presenze. Tanti gli anconetani che affolleranno il negozio per acquistare i prodotti a prezzo scontato, ma soprattutto per portare un saluto affettuoso a chi ha fatto decollare ad Ancona il mondo della cartolibreria. «Dopo quasi un secolo - afferma Giuliana - tutto finisce. L’importante è chiudere nella maniera più bella. A partire dal 9 settembre e per tre settimane si terrà la svendita, poi abbasseremo le saracinesche e per noi sarà l’inizio di una seconda vita».

La scelta di chiudere è maturata poco prima dell’estate, quando la libreria gestita da Gian Gabriele Canonici, fratello di Tarcisio, e da sua moglie Maria Grazia aveva già avviato la liquidazione dei prodotti. Seppur divise, le due attività hanno condiviso lo stesso destino fino alla fine. «È stata una decisione molto sofferta - continua la titolare - perché questo negozio era la nostra seconda casa, ma d’altra parte doverosa. Esiste un tempo per ogni cosa e noi il nostro tempo l’abbiamo fatto. Tutto passa ed è giunta l’ora di guardare avanti e soprattutto riposarci un po’».
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