Nel reparto dei cuori salvati
«Così i nostri bimbi rivivono»

Nel reparto dei cuori salvati «Così i nostri bimbi rivivono»
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Giovedì 4 Gennaio 2018, 09:36
ANCONA - Bambini come piccoli guerrieri della vita, ritti su un letto d’ospedale. Ma anche bambini sulle piste da sci, grazie a un cuore ritrovato. E piccoli pazienti che in una stanza giocano intorno a un grande uomo, il chirurgo che li ha operati, perché anche i sorrisi aiutano a guarire. Immagini che compaiono nel profilo social del Comitato genitori bambini cardiopatici di Torrette e raccontano storie di speranza rinata che ruotano intorno alla figura del primario di Cardiologia e cardiochirurgia pediatrica Marco Pozzi e a tutto il suo staff. «Non abbiamo scelto il nostro cuore, ma abbiamo scelto a chi affidarlo», è lo slogan che grandi e piccini hanno scelto anche per il calendario del cuore 2018 presentato prima di Natale e distribuito in tutt’Italia. 

L’ultimo piccolo miracolo della sanità anconetana lo racconta Andrea, papà di una bambina nata il 26 novembre scorso con parto cesareo urgente, effettuato al Lancisi dall’equipe ginecologica-ostetrica del Salesi. «Per mia figlia, affetta da trasposizione dei grossi vasi, un’anomalia cardiaca congenita diagnosticata in epoca prenatale incompatibile con la vita, era previsto un parto cesareo programmato al Lancisi, per assicurarle già nei primi minuti di vita le cure indispensabili». Ma il caso ha voluto che la bambina decidesse di nascere prima. Con due giorni di anticipo sull’intervento programmato per il 28 novembre, mentre la gestante era già ricoverata in Ginecologia al Salesi, si sono rotte le acque. Erano le ore 16 di una domenica e alle 18 e 31 la bimba è nata al blocco operatorio di Torrette, con parto cesareo effettuato dall’équipe del dottor Grechi.

La neonata è stata poi ricoverata in terapia intensiva della Cardiologia pediatrica, dove il 6 dicembre è stata sottoposta ad intervento cardiochirurgico dall’équipe del dottor Pozzi. «Ora la piccola sta bene ed è a casa con la sua famiglia», rassicura tutti Andrea, che ringrazia per questa vita preservata la direzione sanitaria e tutti i reparti interessati, medici e infermieri «che hanno reso possibile la nascita della bambina in condizioni di sicurezza per la sua salute, grazie alla loro pronta reperibilità è stato possibile organizzare ed effettuare di domenica pomeriggio il parto cesareo». Gratitudine estesa al dottor Pozzi e a tutto il reparto di Cardiochirurgia e Cardiologia pediatrica e congenita degli Ospedali Riuniti di Torrette, all’Unità di terapia intensiva pediatrica e a tutta l’équipe della terapia intensiva post operatoria. «Grazie di cuore a tutti voi, perché con il vostro lavoro avete dato la possibilità a mia figlia di “rinascere” e continuare a vivere con la sua famiglia».

Sentimenti di riconoscenza che resisteranno nel tempo, come dimostrano le parole di Serenella, mamma di un bimbo operato da Pozzi, pubblicate il 31 dicembre su Facebook. «Oggi mentre guardavo Daniele divertirsi sulla neve di Kronplatz mi dicevo per l’ennesima volta che questo figlio è un miracolo. E questo miracolo lo dobbiamo a Dio, sì, ma anche ad un grandissimo uomo, il dottor Marco Pozzi. Grazie per averci regalato questi stupendi 8 anni di Daniele».

Un’altra mamma immagina che sia direttamente sua figlia Nicole a scrivere al dottor Pozzi una lettera di ringraziamento: «Volevo dirle che oggi compio un anno e grazie a lei sono una bambina piena di vita, vivace, solare e intelligente. Io ancora non lo so, ma i miei genitori mi dicono sempre che ho un angelo custode anche nella terra e quell’angelo è lei».
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