Anfiteatro, impasse sbloccata: visita, aperitivo e spettacolo all’evento zero il 15 settembre

Disco verde della Soprintendenza: ultimi dettagli domani con il Ministero Per la pièce teatrale il nome in pole è quello dell’attore Alessandro Preziosi

Anfiteatro, impasse sbloccata: visita, aperitivo e spettacolo all’evento zero il 15 settembre
Anfiteatro, impasse sbloccata: visita, aperitivo e spettacolo all’evento zero il 15 settembre
di Martina Marinangeli
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Domenica 27 Agosto 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 07:00

ANCONA  - Recupero in zona Cesarini. A pochi metri dal punto di non ritorno, si sblocca l’impasse per la riapertura dell’anfiteatro agli eventi: l’arena potrà così ospitare quelli organizzati per settembre. O meglio, uno degli eventi. Per il momento, infatti, non è l’intero pacchetto di tre serate preparato dall’amministrazione comunale a guadagnarsi il palco all’interno del gioiello di epoca romana. Ma almeno la data zero pare proprio essere salva. Venerdì la Soprintendenza guidata da Cecilia Carlorosi ha contattato il Comune per dare l’ok al primo evento, che andrà in scena il 15 settembre. 


Il segnale


Un segnale del nuovo corso per l’anfiteatro, che dovrà concretizzarsi in maniera più compiuta nel 2024.

Ma intanto si parte. La data zero del 15 settembre sarà suddivisa in tre segmenti: una visita guidata a spasso nel tempo, alla scoperta dei segreti della perla romana, a cui seguirà un aperitivo al tramonto curato dalla cantina anconetana Moroder. Per il gran finale, alle 21, sul palco allestito per l’occasione andrà in scena uno spettacolo di prosa: il nome in pole per la piece teatrale è quello dell’attore Alessandro Preziosi. 


Domani ci sarà un confronto tra Soprintendenza e Ministero della Cultura per definire gli ultimi dettagli; espletato questo passaggio, nei prossimi giorni l’Ente ed i funzionari comunali si incontreranno per curare l’organizzazione tecnica dell’evento. E l’amministrazione comunale tira un bel sospiro di sollievo. 


Si è rischiato infatti di veder saltare tutto: uno dei nodi che hanno generato l’impasse stava nei problemi della Soprintendenza con gli eventi a pagamento previsti nel cartellone, che avrebbero imposto all’Ente un iter tale da far allungare i tempi e costi esorbitanti a carico del Comune. Ostacolo che, salvo imprevisti last minute, ora sarebbe stato aggirato. Ma solo per una delle tre serate, almeno per ora: dal Comune fanno sapere che si sta lavorando per riuscire a portare a casa pure gli altri due eventi organizzati su carta (che prevedono anche spettacoli musicali) ma è decisamente più difficile centrare questo obiettivo, dato che i tempi si fanno sempre più stretti. 


Il risultato


Intanto, ci si gode il risultato portato a casa, che non era per niente scontato, date le premesse e la china su cui era scivolata la situazione. Era il lontano 2014 quando il palco dell’anfiteatro romano è stato calcato per l’ultima volta. Quell’estate furono proposti vari spettacoli di carattere nazionale: Paolo Rossi, Oblivion, accademia regionale della danza, David Riondino, Dario Vergassola, Ascanio Celestini. Poi il vuoto, testimoniato anche dallo stato pietoso in cui si trovano i posti a sedere della gradinata abbandonata. 


L’evento ipotizzato per settembre, tuttavia, non si svolgerebbe in quell’area, ancora da ripristinare. Per il momento è previsto che sia aperto a poche persone (poco più di un centinaio) e quindi su prenotazione dato che i posti sarebbero limitati. Ma comunque - ammesso che da qui al 15 settembre non vengano di nuovo rimescolate le carte in tavola - sarebbe già un bel segnale per la città, che da troppo sogna di poter tornare a vivere quello spazio magico sospeso nel tempo, colpevolmente abbandonato per anni all’incuria. L’assist della Soprintendenza è stato subito raccolto dall’amministrazione comunale, che già da ottobre inizierà a preparare il ben più ricco cartellone che intende mettere in piedi per il 2024. Da qualcosa, tuttavia, si deve pur partire e la data zero del 15 settembre è come la prima casella del gioco dell’oca. Sperando di non tornare ogni volta al punto di partenza.

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