Ancona, i 131 sfollati del terremoto 2022 protestano in Regione: «Noi da un anno senza casa»

Ancona, i 131 sfollati si fanno sentire in Regione: «Noi da un anno senza casa»
Ancona, i 131 sfollati si fanno sentire in Regione: «Noi da un anno senza casa»
di Antonio Pio Guerra
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 15:02

ANCONA Erano le 7,07 del mattino e da allora niente sarebbe più stato come prima. Per molti, il 9 novembre di un anno fa fu come ripiombare in un incubo vecchio di 40 anni, quello del terremoto che sconvolse Ancona nel 1972. Per altri, invece, quell’incubo divenne realtà nel giro di qualche secondo, poco più di un minuto durante il quale due scosse di magnitudo 5.5 e 5.2 si abbatterono sulla costa marchigiana. Un anno dopo, sono ancora 131 gli sfollati. 


Le testimonianze

«Ci troviamo nella stessa situazione in cui eravamo la mattina del terremoto» denuncia Chiara Ianovitz, portavoce del comitato degli sfollati.

Sergio Turchi, 88 anni e una moglie, ancora oggi è costretto a vivere sotto il tetto di sua figlia. «Vorrei tornare a casa mia, ho lavorato una vita per averla» racconta. Sergio, Chiara e tanti altri si sono ritrovati ieri, nell’aula del Consiglio Regionale. Domani sarà passato un anno dal terremoto «e non è cambiato niente» è la denuncia del consigliere Antonio Mastrovincenzo (Pd). Non si è mosso niente per i 750 marchigiani coinvolti nell’emergenza, chi con una casa inagibile, chi con un’abitazione seriamente danneggiata. Non solo non sono arrivati i finanziamenti per la ricostruzione ma, almeno per gli sfollati anconetani, non hanno visto neppure i contributi di autonoma sistemazione. «Abbiamo fatto domanda due mesi fa e non abbiamo ricevuto niente» lamenta Ianovitz. All’assessore Goffredo Brandoni è andato il compito di rispondere alle perplessità. Il 13 aprile 2023 il Governo dichiarò lo stato di emergenza nelle Marche per il sisma del 9 novembre. Poi la nomina del presidente Acquaroli a commissario il 3 maggio. L’11 aprile erano invece arrivati i primi fondi per le procedure di somma emergenza, 4,86 milioni di euro. Quindi la ricognizione fatta dalla struttura commissariale: almeno 147 interventi per 62 milioni solo per ripristinare il patrimonio pubblico danneggiato tra le province di Ancona e Pesaro Urbino. E per i privati? Ad oggi, niente. «Siamo figli di nessuno?» protestano gli sfollati.

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