Piano scuole, è un rebus. San Ginesio e Camerino sono ancora nel limbo

Piano scuole, è rebus. S. Ginesio e Camerino sono ancora nel limbo
Piano scuole, è rebus. S. Ginesio e Camerino sono ancora nel limbo
di Marco Pagliariccio
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Martedì 7 Novembre 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 20:10

MACERATA Alcuni nodi sciolti, altri che restano intricati. Sandro Parcaroli, nelle vesti di presidente della Provincia, ha firmato un decreto giovedì scorso (ma è stato pubblicato solo ieri) con il quale dà le sue indicazioni al consiglio provinciale in merito alla programmazione della rete scolastica per il 2024/2025. Tra queste spicca la proposta sul chiacchieratissimo futuro del Iis Bramante-Pannaggi: come aveva promesso in consiglio comunale, no all’unione con l’Ipsia di Corridonia, sì alla creazione del nuovo polo scolastico unico “Garibaldi-Bramante-Pannaggi”. 

 

Nell’atto, il presidente della Provincia ripercorre l’istruttoria che ha portato a questa decisione, che parte dal fatto che l’istituto nel 2023/2024 abbia avuto solo 289 iscritti a fronte della soglia minima di legge di 600: le proposte dei consigli d’istituto di Garibaldi e Bramante-Pannaggi di unirsi, la richiesta dell’Ipsia Corridoni suffragata dal Comune di Corridonia di accaparrarsi quest’ultimo o almeno il solo Pannaggi, ma anche la richiesta analoga avanzata dall’Ite Gentili (che non era emersa nelle discussioni dei giorni scorsi).

Cinque situazioni

Non si parla però solo di questo caso nel decreto di Parcaroli, che anzi si esprime su altre cinque situazioni.

Nodo sciolto anche per quanto riguarda l’istituto comprensivo Coldigioco di Apiro, ridotto a soli 245 alunni: Parcaroli propone la fusione tra il Coldigioco e il Mestica di Cingoli, formando così il nuovo istituto comprensivo “Mestica-Coldigioco”, che avrà sede principale a Cingoli e sede coordinata ad Apiro. Resta in sospeso, invece, il caso dell’Iis Gentili di San Ginesio, cui sono rimasti 245 studenti. «Le soluzioni pervenute sono tutte difformi o per il tipo di dimensionamento o per la sede della dirigenza scolastica – sottolinea Parcaroli nel decreto – poiché al 31 ottobre non sono pervenute proposte aggiornate dei Comuni afferenti agli istituti comprensivi Tortoreto di San Ginesio e Leopardi di Sarnano, questa Provincia si trova nella impossibilità di recepire una proposta concertata sull’assetto delle menzionate dirigenze scolastiche».

Il caso più problematico

Un caso intricato è anche quello dell’Itcg Antinori di Camerino, che per l’anno scolastico in corso ha raggiunto i soli 278 iscritti. Una questione che un anno fa portò il Comune addirittura a impugnare al Tar la delibera del consiglio provinciale per la programmazione della rete per l’anno scolastico 2023/2024 nella quale l’ente indicava la fusione tra l’Antinori e l’istituto professionale Pocognoni di Matelica con presidenza e sede legale proprio in quest’ultima. «Sono emerse le stesse identiche criticità – si legge nel decreto – con la stessa assoluta contrarietà del Comune di Camerino ad ogni soluzione diversa da una fusione di tutte le scuole superiori della città». Motivi per cui Parcaroli semplicemente lascia in mano alla Regione le scelte definitive. 

Il presidente della Provincia rigetta poi la richiesta del Convitto nazionale Leopardi di essere annesso a uno dei licei di Macerata o all’Iis Filelfo di Tolentino, mentre per quanto riguarda il Cpia è confermato il posizionamento della nuova sede nei locali di viale Don Bosco 55. Sul riordino si sono espresse anche le sigle sindacali, che sabato hanno incontrato in Provincia lo stesso Parcaroli e la consigliera con delega all’istruzione Laura Sestili. Cgil, Cisl e Uil.

Il focus

«La discussione si è sostanzialmente focalizzata sulla formazione o meno di due omnicomprensivi nei territori di Sarnano e San Ginesio, la tutela dei territori interni e martoriati dal sisma e la scelta di non smembrare il Bramante-Pannaggi – fanno sapere Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria – al temine dell’incontro il presidente della Provincia ha illustrato alcune proposte da valutare, anche in ragione del necessario assenso dei Comuni nel caso degli istituti comprensivi, senza indicare dei criteri oggettivi per il dimensionamento dei seguenti istituti e riservandosi la possibilità di rivedere e ripensare le proposte alla luce delle analisi emerse durante l’incontro: la divisione dell’Itcg Antinori di Camerino assegnando le sedi all’Iis Varano e all’Ipsia di Matelica; la fusione dell’Iis Garibaldi con il Bramante-Pannaggi; la fusione dell’Ic di Mogliano con quello di Colmurano; la fusione a Tolentino dell’Ic Don Bosco con il Lucatelli; la possibile creazione di uno o più istituti omnicomprensivi».

Tutto il piano dovrà ora essere approvato dal consiglio provinciale e pervenire quindi alla Regione, che avrà l’ultima parola in vista di un riordino che scatterebbe a partire dall’anno scolastico 2024/2025. 
 

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